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Benin, Togo e Ghana – La maschera d’Oro 13 giorni

Programmazione sospesa

Quote su richiesta

“La tua parola è un canto, canto che ritmerà i nostri passi,
quando innalzeremo l’emblema della libertà sul monte Katanga
(Aletcheredji Tchibara)


1° giorno – ITALIA/LOME’

Partenza per Lome. Arrivo e trasferimento in albergo.

2° giorno – LOME’/TOGO (km 100)

Giornata dedicata alle visite alla capitale del Togo, affacciata sul Golfo di Guinea e, nel passato, colonizzata da tedeschi, francesi ed inglesi. Qui i viaggiatori visiteranno il suo mercato centrale e quello, ancor più interessante, il mercato dei feticci di Lome, dove sono messi in vendita gli ingredienti dei sacrifici vudù. E’ qui che i vari adepti dell’animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. In un villaggio della savana si potrà assistere ad una cerimonia vudù; tra danze ipnotiche, cadenzate dal tam tam ossessivo dei tamburi e persone e danzatori che cadono in trance. Un’esperienza incredibile e vera di questa parte di Africa magica e misteriosa. La giornata si concluderà con il trasferimento a Togo. Trattamento di pensione completa.

3° giorno – TOGO/OUIDAH         (km 70 Benin)

Partenza in direzione della frontiera del Benin. Ricordiamo che il Benin, paese di soli 8 milioni d’abitanti, divenne noto – a partire dal XVI secolo – come la “costa degli schiavi”, da qui gli inglesi e gli olandesi gestivano la tratta degli schiavi verso le Americhe. A partire dagli anni ’90, in seguito anche ai drastici diktat del FMI, il paese è entrato in una grave crisi economica. In Benin si sviluppò la religione vudù, attraverso la quale l’antico animismo ed esoterismo africano si adattò per sopravvivere alle persecuzioni della chiesa cattolica e del colonialismo europeo. Oggi la religione vudù è praticata da oltre 60 milioni di persone in Africa e nelle Americhe ed è ufficialmente riconosciuta. Arrivo ad Ouidah, la “capitale” del vudù africano ed ancora oggi crogiuolo di credi ed osservanze diverse, visita al Tempio dei pitoni, considerati i vudù protettori della città. Pensione completa

4° giorno – OUIDAH/GANVIE/ABOMEY           (km 250 Benin)

Partenza per Abomey. Lungo il trasferimento, vicino alla Costa Atlantica, visita al villaggio lacustre di Ganvie, un villaggio sulle palafitte che sarà visitato dai viaggiatori su una grande piroga, attraverso il Lago Nokwe. Qui la vita dell’etnia Tofinou si svolge a bordo di queste barche tradizionali che servono per la pesca, per i loro spostamenti e per i loro mercati galleggianti. Arrivo e visita al Palazzo-Museo di Abomey, oggi, patrimonio UNESCO, e legato alla triste storia della tratta degli schiavi. Il museo è ricco di antichi manufatti rituali, armi e gioielli. Da osservare con attenzione le porte scolpite del Palazzo imperiale, tra i suoi motivi scolpiti si riconoscono il camaleonte (il messaggero del sole e della luna) ed il simbolo del dio Dangbe (un serpente che si morde la coda).  Qui, per la partenza del 27 dicembre 2019 i viaggiatori potranno assistere all’evento delle Maschere di Egun. Trattamento di pensione completa.

5° giorno – ABOMEY/DANKOLI/NATITINGOU (km 350)

In questa giornata i viaggiatori si spingeranno in direzione dei villaggi dai tetti conici Taneka. Lungo il trasferimento sosta presso il feticcio di Dankoli, importante luogo di culto vudù. Pensione completa

6° giorno – NATITINGOU/SAKODE (km 180)

Partenza per Sokode, attraversando le terre dei Somba e Tamberna che vivono in villaggi “fortificati” che ricordano i nostri castelli medievali ma che in realtà hanno anche un significato cosmologico e simbolico: il piano terra, buio, è il luogo degli antenati e della morte; il secondo piano, aperto verso il cielo simboleggia la vita. E dove la casa, rifugio di uomini, animali e cibo, è un piccolo microcosmo.L’intera area è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità”. In serata possibilità di assistere alla suggestiva e magica “Danza del Fuoco”. Trattamento di pensione completa.

7° giorno – SAKODE/ATAKPAME/KPALIME (km 290 Togo)

 Partenza per Kpalime, antica città coloniale circondata dalla foresta tropicale. Lungo il trasferimento, sosta ad Atakpame, dove si producono i “kente”, tessuti dai colori sgargianti. Arrivo e visita alla cittadina; al suo mercato; al suo centro artigianale. Trattamento di pensione completa.

8° giorno – KPALIME/KOFORIDUA (km 220 Ghana)

Partenza per Koforidua, in Ghana, verso la Regione del Volta.  Lungo il trasferimento, visita ad un mercato artigianale di “krobo”, le perline utilizziate per i culti e le feste d’iniziazione. Pensione completa.

9° giorno – KOFORIDUA/KUMASI (km 200 Ghana)

Partenza per Kumasi, attraversando le foreste della regione. Città-giardino del Ghana, popolata dalla tribù degli Ashanti, il gruppo etnico più numeroso del paese. Gli Ashanti (coltivatori di Yam) sono una fiera e bellicosa tribù africana che gli inglesi riuscirono a sottomettere solo nel 1900, dopo lotte feroci e sanguinose. Questa tribù, a discendenza matrilineare, all’inizio disunita, fu unificata sotto il re Osai Tutu, oggi eroe di questo gruppo etnico. La storia del Ghana è antichissima e risale a circa 40.000 anni fa. Con l’arrivo dei portoghesi, attratti dall’oro, e poi degli olandesi, inglesi e danesi – a partire dal XV secolo, il paese divenne la meta di rapine e spogliazioni, di cui la più vergognosa (e lucrosa per il colonialismo europeo) fu quella della tratta degli schiavi, terminata solo nel XIX secolo. Il Ghana è stato anche il primo paese africano, nel 1957, ad ottenere l’indipendenza dai suoi colonizzatori. Oggi, come l’intero continente nero, vive una crisi economica profonda, legata non già alla “corruzione” dei suoi governanti (che al massimo si spartiscono le briciole delle risorse che rimangono nel paese) ma – soprattutto – alla sempre più drammatica polarizzazione tra “metropoli e “periferie” del mondo. Qui i viaggiatori parteciperanno ad un tradizionale funerale Ashanti, durante il quale i partecipanti in segno di lutto indossano incantevoli toghe rosse o nere. Si tratta di un funerale a tutti gli effetti ma, di fatto, è una rappresentazione molto serena. Pensione completa

10° giorno – KOFORIDUA/KUMASI (km 200 Ghana)

Continuazione delle visite alla città. Se in programma possibilità di assistere all’Akwaside Festival. Trattamento di pensione completa.

11° giorno – KUMASI/ANOMABU (km 250 Ghana)

Trasferimento verso la costa. Lungo il trasferimento, visita ad Elmina, città di pesca, affacciata sull’Oceano Atlantico che fu il primo insediamento coloniale europeo nell’Africa Occidentale. Dal porto della città sostavano le navi dirette verso l’India, ma soprattutto quelle cariche di schiavi. L’insediamento all’inizio portoghese, fu poi conquistato dai danesi nel 1637 e venduto, successivamente, agli inglesi. Dopo l’arrivo, visita al suo colorato porto di pescatori; al castello; ai templi di Asafo e al centro storico. Pensione completa.

12° giorno – ANOMABU/ACCRA (km 180)

Partenza per Accra. Pomeriggio dedicato alla visita ai luoghi d’interesse della capitale del Ghana, fra i suoi luoghi d’interesse ricordiamo il Museo Nazionale; i laboratori dei costruttori delle bare più strane e fantastiche del mondo: a forma di macchina, aeroplano, animali, ecc; James Town ed i suoi vecchi quartieri abitati dai Ga. Cena libera e stanze in day-use. In serata, trasferimento in aeroporto.

13° giorno – ACCRA/ITALIA

Partenza per l’Italia. L’ arrivo è previsto nella giornata.

ALBERGHI PREVISTI O SIMILARI

Togo: Hotel Du Lac/Ouidah:Hotel Casa del Papa/Abomey:Hotel Jeko/Natitingou:Tata Somba/Sokode:Hotel Central/Kpalime:Hotel Jess/Koforidua:New Capital View/Kumasi:Miklin Hotel/Anomabu:Anomabu Beach Resort

 

 

La quota comprende:

Sistemazione negli hotels di 4/3 stelle - pensione completa dalla prima colazione del 2° giorno alla prima del’ultimo (qualche picnic e lunch box a pranzo) - acqua minerale durante i trasferimenti - tutte le visite indicate - guida parlante italiano per tutto il tour da minimo 4 partecipanti (guida-autista parlante francese a min 2/3) - Assicurazione medico-bagaglio - Kit di viaggio

La quota non comprende:

Voli ( a partire da 240,00 in bassa a € 500 in alta) - Tasse aeroportuali - Spese consolari - Quota di iscrizione € 60,00 - le bevande - spese di consegna di eventuali bagagli persi - spese consolari - Mance Extra - Assicurazione contro l’annullamento - Quanto non espressamente indicato.

STAGIONE TURISTICA 2015/16

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