Estremo Oriente Myanmar

Myanmar – La Pagoda d’Oro

Programmazione sospesa

Quote su richiesta

“Poi un mistero dorato si levò all’orizzonte(..)Ecco l’antica Shwedagon disse il mio compagno(..) e la cupola d’oro disse: questa è la Birmania e nessuna terra che tu conosci potrà essere come lei”
(Lettere dall’Oriente – R. Kipling)


1° giorno: ITALIA – YANGON (via capitali asiatiche)

Partenza  con volo di linea Yangon (via capitali asiatiche).  Pasti e pernottamento a bordo.

 2° giorno: ARRIVO A YANGON

Arrivo all’aeroporto internazionale di Yangon e trasferimento in hotel (pranzo libero).  Le camere saranno disponibili a partire dalle ore 14:00. Nel pomeriggio inizio delle visite alla città di Yangon, che venne fondata nel 1755 ed è una delle più affascinanti città asiatiche. Fino al 2006 Yangon era anche la capitale del Paese, prima che questa venisse spostata ufficialmente in una città costruita dal nulla centinaia di chilometri più a nord e in mezzo alla giungla tropicale, Naypyidaw. Rimane comunque uno dei centri commerciali più importanti. Gran parte delle esportazioni e delle importazioni passano attraverso il porto di Thilawa, il più grande e trafficato della Birmania. La città ha 6 milioni di abitanti di etnie birmane diverse che convivono pacificamente insieme a indiani e cinesi, ed e’ un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo vittoriano, cinese, birmano, indiano… bagnata da fiumi e con 2 laghi, parchi ombrosi e viali alberati dai quali svettano i pinnacoli delle numerose pagode  disseminate  ovunque. La popolazione birmana veste il tradizionale “Longji” (sarong) e le donne usano abbellirsi il viso con una crema biancastra, la “tanaka”, di origine vegetale. La Strand Road, la via principale, costeggia il fiume Irrawaddy, che attraversa la città e la frenetica zona portuale fulcro del commercio e comunicazione. Il tour che vi farà conoscere questa affascinante città,  include: il gigantesco Buddha sdraiato e la pagoda Shwedagon. Una  miriade di piccole pagode, templi, reliquari, padiglioni e statue, fanno da cornice al possente stupa centrale che si innalza per quasi cento metri, interamente ricoperto da lamine d’oro, ed  impreziosito di gemme e diamanti nell’ombrello sulla cima. La giornata si conclude in bellezza, con la cena in ristorante tipico, per assaggiare le specialità locali . Pernottamento a Yangon.

 3° giorno: YANGON – BAGAN – trasferimento in aereo

Trattamento di pensione completa.

Di primo mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Bagan. Verso la metà dell’XI secolo Bagan, sotto il re Anawrahta (1044-1077), divenne un regno unico iniziando la sua età dell’oro,dove la cultura Mon e soprattutto la sua forma di Buddhismo Theravada esercitò un’influenza dominante. Il re divenne un convinto sostenitore delle idee e delle pratiche Theravada iniziando un programma di grandi costruzioni a sostegno della nuova religione. Dal regno di Anawrahta, fino alla conquista da parte delle forze di Kublai Khan nel 1287, Bagan è stata il centro vibrante di una frenetica architettura religiosa. Arrivo previsto dopo circa un’ora di volo, Si approfitta delle ore più fresche della giornata per la visita di Bagan la località più affascinante della Birmania. Si pensa che probabilmente qui siano stati costruiti più di 13.000 tra templi, pagode e altre strutture religiose, ora ne rimangono circa 2.000. Un patrimonio unico, tra i siti archeologici più significativi del Sud-Est asiatico e del mondo. Nel 2002 le è stato conferito lo status di Patrimonio dell’Umanità. Due principali tipi di strutture architettoniche storiche si trovano nella zona di Bagan. La pagoda, o stupa (in birmano Zedi) è uno dei principali monumenti buddhisti. Originariamente un cumulo di pietre è diventato un monumento funebre, poi ha acquisito simbolismo cosmico del Buddha contenente le sue reliquie. L’altra è il tempio, o pahto, che può assumere una varietà di forme. I templi (gu) sono stati ispirati dalle grotte scavate dai buddhisti nella roccia in India. Erano edifici più grandi e multi-piano, luoghi di culto che comprendevano corridoi riccamente affrescati con immagini sacre e statue. Sosta presso il colorato mercato a Nyaung-oo, molto animato nelle ore mattutine, quindi visita della splendida Shwezigon pagoda, il cui stupa a forma di campana è diventato il prototipo per tutte le altre pagode in Birmania, seguirà visita ad altre pagode e templi tra i più importanti e scenografici, e alla fabbrica della bellissima lacca, tipica di Bagan per comprare un bel souvenir. Visita del tempio di Ananda, del particolare tempio Manuha, non può mancare il giro col calesse locale nella piana delle pagode, fino a concludere con un indimenticabile tramonto panoramico. Pranzo in  ristorante locale sul fiume, cena in ristorante tipico con spettacolo di danze di Bagan. Finisce così una giornata memorabile in uno dei siti archeologici più importanti e belli dell’Asia. Pernottamento in hotel.

4° giorno:  BAGAN – MONYWAR  – trasferimento su strada 

Trattamento di pensione completa.

Dopo la prima colazione, ci si allontana dalle località più turistiche per andare  indietro nel tempo, nel Myanmar più genuino e misterioso. Partenza per  Monywar attraversando i paesaggi del Centro Birmania: si vedono le coltivazioni, i villaggi, e la vita rurale. Prima di lasciare Bagan, passiamo per una breve visita al terrario delle tartarughe “stellate”, una razza di tartaruga che si trova solo in alcune regioni dell’Asia!  Deve il suo nome al particolare disegno che le venature formano sulla corazza che assume una suggestiva forma di una stella. Arrivo a Pakokku, e proseguimento per Monywar con arrivo dopo circa 3 ore. Seconda colazione in ristorante locale e dopo una veloce rinfrescata, si parte per la visita di una località spettacolare. Po Win Daung è uno straordinario complesso di più di 900 caverne scavate nelle colline, che contengono molte statue di Buddha e affreschi ben preservati con Jataka (simboli geometrici religiosi con storie di Buddha) in vividi colori risalenti al 14° o 18° secolo. Alcuni studiosi li hanno indicati come la più ricca collezione di dipinti murali di tutto il sud est asiatico, ma la sua storia è  ancora misteriosa. Cena e pernottamento in hotel a Monywar.

 5° giorno:  MONYWAR –  MANDALAY

Trattamento di pensione completa.

Con panorami che hanno del surreale, Monywar è solo una piccola cittadina birmana ma ha ancora 2 posti particolari che certamente ci colpiranno: la pagoda di Thambodday con 500 mila immagini di Buddha, in splendidi colori e con 2 enormi statue di elefanti bianchi a guardia e il Bodhi Tataung, 2 enormi statue di Buddha una in piedi di 116 metri (circa come  il grattacielo Breda di Milano, la seconda statua più alta del mondo!!) e un’altra reclinata di 95 metri.  Proseguimento in macchina  per Mandalay, capitale dal 1857 al 1885, è oggi un importante centro culturale, religioso e commerciale del Myanmar centrale. Qui si alternarono le capitali birmane dopo la caduta di Bagan, fino alla sua caduta durante la dominazione inglese e la fuga avventurosa dell’ultimo Re birmano in India. Varie costruzioni nella città e nei dintorni, testimoniano gli antichi splendori dell’ultimo regno birmano. Arrivo in circa 3 ore di strada, e seconda colazione in ristorante locale a SAGAING. Mandalay fu l’ultima capitale del regno birmano, prima che l’occupazione britannica ne decretasse la fine, mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, è oggi la seconda città del Paese con una popolazione che si aggira intorno al milione. Inizia la visita a questa città ricca di storia, che prevede la visita al monastero Shwenandaw, con splendidi intarsi di legno, meraviglioso esempio di arte tradizionale birmana, unico superstite degli edifici del Palazzo Reale andati completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale. Quindi la Kuthodaw Paya, che fu il risultato di un grande sinodo di 2.400 monaci, chiamati da re Mindon nel 1857 per stabilire il canone definitivo del testo originale più antico dei 15 libri sacri che tramandavano gli insegnamenti del Buddha. Il testo fu scolpito in lingua pali su 729 lastre di marmo. Si è calcolato che per leggere tutto il “libro” una persona impiegherebbe almeno otto ore al giorno per 450 giorni. Se in tempo (chiusura prevista alle ore 18.00), si prosegue per la vista panoramica su tutta la città dalla collina di Mandalay.  Dopo una giornata intensa di scoperte e di panorami incredibili, check-in in hotel, relax, cena e pernottamento in hotel a Mandalay.

 6° giorno:  MANDALAY – MINGUN – MANDALAY

Trattamento di pensione completa.

Dopo la prima colazione inizia subito la visita dell’affascinante Amarapura, antica capitale, il monastero Mahagandayon dove si assiste alla processione e al silenzioso pasto comunitario di circa mille monaci, un’attività quotidiana della vita buddhista birmana, che vi lascerà emozionati, quindi una passeggiata sul ponte U Bein, il più lungo ponte tutto in tek del mondo. Si ammira, da punto panoramico, il magnifico panorama delle colline di Sagaing, costellate di templi e pagode. Si prosegue per il quartiere dove lavorano il marmo, dove si visita l’importante pagoda Mahamuni con la grande statua del Buddha seduto proveniente dall’Arakhan, ricoperta di sfoglie d’oro votive. Passeggiata nel mercatino variopinto. Pranzo in ristorante locale. In lingua birmana, per la sua imponenza, è chiamato il fiume Elefante. Scesi dal battello, subito incontreremo l’enorme MingunPaya o PathoTawgyi. La costruzione voluta dal re Bodawpaya fu iniziata nel 1791 ma non fu mai portata a termine. Alla morte del sovrano tutto rimase incompiuto e la costruzione si fermò all’altezza attuale di 49 metri, se completata, avrebbe raggiunto i 150 mt. e sarebbe diventata la pagoda più grande del mondo, rivaleggiando con le grandi piramidi di Giza. Un altro notevole monumento che si visiterà è la MyaThein Tan Pagoda. Costruita nel 1816 dal principe Bagydaw successore al trono Bodawpaya, la struttura è dedicata alla sua prima moglie la principessa Hsinbyme (che si traduce in ‘White Elephant Princess’). Lo stile architettonico che si sviluppa in sette terrazze bianche e ondulate rappresenta le sette catene montuose che circondano il monte Meru, il centro dell’universo della cosmologia buddhista. Cena in ristorante locale. Pernottamento a Mandalay.

 7° giorno:  MANDALAY – HEHO – LAGO INLE  

Trattamento di pensione completa.

Trasferimento in aeroporto e breve volo da Mandalay per Heho, nello stato Shan, ai confini con la Thailandia, detto la “Svizzera birmana” per i bei paesaggi montani. Arrivo e proseguimento per il lago Inle attraverso un percorso panoramico, arrivo in circa 1 ora. Il lago Inle è uno specchio d’acqua poco profondo, di una ventina di chilometri di lunghezza e una decina nel suo punto più largo. È limpido, e di particolare suggestione a causa di diversi fattori ambientali, la serenità della gente e la soavità dei panorami. In questo luogo eccezionale gli 80.000 abitanti dell’etnia degli Intha che vuol dire “Figli dell’Acqua”, vivono, lavorano, studiano, pregano: tutto sull’acqua! Ci si imbarca su motolance per iniziare subito il tour del lago Inle, con seconda colazione in ristorante: il lago è molto bello ed estremamente pittoresco, e subito vi prenderà il cuore con la magia dei suoi panorami! Qui a bordo della vostra motolancia incontrerete un mondo a sé, di una popolazione unica, quella degli Intha, che abita sulle acque del lago, e dal lago trae vita. Si vedono i pescatori che remano con la gamba e pescano con una speciale nassa conica, i giardini galleggianti costruiti con fango e giacinti d’acqua e ancorati al fondo con pali di bambù. Si visita il monastero Nga Pha Kyaung famoso un tempo per i gatti addestrati dai monaci, i villaggi degli Intha, costruiti sull’acqua, e la grande pagoda Phaung Daw U Kyaung, la più importante dello Stato degli Shan. Cena e pernottamento.

8° giorno:  LAGO INLE – GROTTE DI PINDAYA – LAGO INLE

Trattamento di pensione completa.

Nella mattinata partenza con le motolance per la visita delle splendide colline di Inthein, un braccio secondario del lago. Qui si trovano più di mille pagode risalenti al XIII secolo che circondano un antico monastero. Si ritorna al pontile attraversando una incredibile foresta di alti bambù. Seconda colazione in casa Intha e successivamente partenza per Pindaya, per visitare le famose grotte sacre ai buddhisti, in cui sono stati messi nel corso dei secoli, più di 8.000 statue di Buddha di tutte le fogge e dimensioni che occhieggiano in un labirinto di stalattiti e stalagmiti illuminate dalle candele. Rientro a Inle per la cena e pernottamento in hotel.

9° giorno:   INLE – SAGAR –  PEKON-  LOIKAW – villaggi etnie  Padaung (donne giraffe) e  Kayah 

Trattamento di pensione completa.

Nella giornata odierna si attraverserà il lago nella sua parte estrema e poco visitata. Si visitano templi poco frequentati ma spettacolari. Prima tra tutti la zona di Sagar, la valle intorno è coltivata e vi si trova anche una piccola fabbrica per ricavare alcool dal riso, e nei villaggi la tradizionale cottura dei vasi nei forni sotterranei. Inoltre si visiteranno le pagode nel villaggio di Tar-khaung in magnifica posizione fronte lago. La popolazione qui sono principalmente Shan, Pao, Inthas e Danus. Si passa attraverso una strettoia panoramica, il “canale dell’orco”. Arrivo a Pekon, in terra Padaung,  in circa 2 ore arrivo via terra a Loikaw, sistemazione in hotel cena e pernottamento

 10° giorno:  LOIKAW – villaggi etnie  Padaung (donne giraffe) e  Kayah 

Trattamento di pensione completa.

Intera giornata visita ai villaggi di etnia Kayah e Padaung,  intorno a Loikaw, la zona chiusa al turismo dal 1997 a causa di conflitti con il regime militare, ma ora visitabile. I Kayah, sono una etnia della popolazione Karen di lingua tibeto-birmana. Tra le varie etnie della zona i famosi Padaung  conosciuti per le “donne dal collo lungo” per l’antica usanza di portare anelli d’ottone intorno al collo (si dice che fosse un sistema per difendersi dagli attacchi di animali feroci mentre le donne lavoravano nelle campagne). Le case sono su palafitta con l’immancabile tempio del culto dei Nat, gli spiriti venerati dalle popolazioni tribali. Visita ai villaggi nei dintorni per conoscere le interessanti usanze e stile di vita locale.Si prosegue  von una sosta ad un villaggio di Kayah, una delle altre numerose etnie presenti. Seconda colazione e cena in ristoranti locali.

11° giorno:  YANGON /ITALIA (via capitali asiatiche)

Prima colazione in albergo.

Partenza per l’aeroporto di Loikaw, e volo per Yangon. Dopo l’arrivo si conclude la visita della città di Yangon compatibilmente con l‘orario del volo di partenza. Seconda colazione in ristorante locale. In tempo utile trasferimento in aeroporto e partenza via capitali asiatiche per Roma.  Pasti e pernottamento a bordo.

12° giorno:  ARRIVO IN ITALIA

L’arrivo è previsto in mattinata.

Alberghi previsti:

Melia o Lotte   a Yangon, Treasure o Amata Garden a Bagan, Eastern Palace o Shwe Pyithar a Mandalay, Inle Kaung Daing o Amata Inle a Inle, Loikaw Kayah Resort o Loikaw Hotel a Loikaw

 

 

La quota comprende:

Voli interni - sistemazione hotels 5/4 e migliori disponibili - Pensione completa dalla cena del 2° giorno alla prima colazione dell’ultimo - Tutte le visite indicate con guida parlante italiano - Tutte le escursioni indicate -  Assicurazione medico-bagaglio - Kit di viaggio

 

La quota non comprende:

Voli internazionali   (a partire da € 350,00 in bassa e da 1.100,00 in alta) - Tasse aeroportuali internazionali –   Spese consolari Euro 55 - Quota di iscrizione € 60 p.p. –* Supplemento cenone di Natale/Capodanno € 145 p.p.  - * Early check-in e late check-out - Supplemento per partenze che includono Natale e Capodanno € 100 p.p. -  Mance € 40 p.p. – Bevande – Extra -  Quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende - ”

 

STAGIONE TURISTICA 2017/18

Partenze settimanali ogni lunedì

da gennaio 2017 ad aprile 2018