Americhe Guatemala

Guatemala – 14 giorni

Viaggio di interesse etnografico

Viaggio Individuale

"Erano astronomi, matematici, agronomi; architetti, scultori, pittori; filologi, poeti, storiografi; e la loro scrittura geroglifica, la loro arte, la loro scienza, sorsero e caddero con loro, come un albero che fiorisce una sola volta."

(Miguel Angel Asturias)


1° giorno – Italia/Città del Guatemala

Partenza con volo di linea per Città del Guatemala. Arrivo, accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel. Sistemazione e pernottamento.

 2° giorno – Città del Guatemala/Lago Atitlan

Prima colazione. Partenza per Atitlan, precisamente a San Juan La Laguna, dove una famiglia del posto ospiterà i viaggiatori. Ricordiamo che gli indios rappresentano, in Guatemala, come in Bolivia, in Perù ed in Ecuador più del 60% della popolazione e di quella sicuramente più emarginata e povera. Secondo alcuni studi della Commissione economica per America Latina e Caraibi, vi sono nella regione tra i 33 e i 40 milioni di indigeni divisi in 400 diversi gruppi etnici, ognuno dei quali con una propria lingua, organizzazione sociale, visione del mondo, sistema economico e modello di produzione. In occasione del cinquecentesimo anniversario dallo “Conquista” (lo sbarco dei primi conquistatori europei avvenuto nel 1492), la comunità internazionale si impegnò a considerare prioritario il tema degli indigeni dell’America Latina. In quest’ottica, fu concesso il premio Nobel per la Pace alla guatemalteca Rigoberta Menchú, e l’Organizzazione delle Nazioni Unite dichiarò che nel 1994 sarebbe iniziato il decennio internazionale dei popoli indigeni. Purtroppo, a distanza di  anni, occorre registrare che questo impegno continua a rimanere disatteso e gli indigeni continuano ad essere i moderni “paria” di un sistema di caste razziali che sembra irremovibile e pietrificato nel tempo. La serata sarà̀ dedicata a una cena di benvenuto, con piatti tradizionali cucinati dalla famiglia ospitante.

3° giorno – San Juan La Laguna

Giornata dedicata alla scoperta e alle tradizioni dei Maya  Tz’utujil che abitano il villaggio di San Juan.I suoi abitanti sono noti per preservare con orgoglio lingua, tradizioni spirituali e abiti tradizionali (traje). Il villaggio è famoso per la produzione di tessuti con fili tinti con coloranti naturali (derivati da piante, minerali, insetti), una tradizione tramandata dalle donne e per i suoi colorati murales. Inoltre il villaggio è un centro importante per la pratica delle cerimonie maya tradizionali, con guide spirituali (aj q’ij) e altari sulle colline circostanti.

Ricordiamo che, in generale, tutti i villaggi del lago praticano un bizzarro sincretismo religioso nel quale si fondono e si confondono elementi della tradizione cattolica con quella dei Maya, frutto della resilienza delle popolazioni indigene a più di 500 anni di dominio coloniale. La maggior parte della popolazione si professa cattolica, ma sono ancora forti le influenze delle credenze e dei rituali maya. La venerazione dei santi si mescola con il culto degli antenati e degli spiriti della natura (nawales). Le feste patronali (come quella di San Giovanni Battista, a giugno) includono processioni, fuochi d’artificio, ma anche rituali tradizionali come offerte di fiori, candele, incenso (pom) e preghiere in Tz’utujil. Ci sono guide spirituali maya (Aj Q’ij o Chuchqajaw) che officiano cerimonie presso gli altari sacri sulle colline (ad esempio, il sito di Rostro Maya), nelle grotte o in riva al lago. Le cerimonie includono offerte al fuoco, al mais, al cacao e alla resina di copale, per ringraziare o chiedere equilibrio alla natura (Madre Terra), agli antenati e alle energie del cosmo. Nella vita quotidiana, molti abitanti non vedono contraddizione nel partecipare a una messa cattolica la domenica e a una cerimonia maya per il raccolto o per chiedere protezione. Ad esempio: possono battezzare i figli in chiesa, ma anche chiedere a un Aj Q’ij di scegliere il nome secondo il calendario maya (Cholq’ij).

4° giorno – San Juan La Laguna/Chichicastenango (km 80)

Partenza per  la caratteristica cittadina di Chichicastenango. Da San Juan La Laguna si sale verso Sololá (strada panoramica lungo il lago, poi ripida salita con curve) verso Los Encuentros, attraversando panorami mozzafiato, campi coltivati a terrazze e foreste di eucalipto. Dopo l’arrivo, visita alla Chiesa di San Thomas, nei cui sotterranei fu rinvenuto il testamento del “Popol Whu”, il documento-compromesso con il quale le comunità indigene si accordarono con le autorità religiose cattoliche. Ma Chichicastenango è anche e soprattutto il “centro” di numerose comunità indie che qui confluiscono, ogni giovedì ed ogni domenica, in occasione del mercato della città, uno dei più grandi mercati del Centro America; mentre sul sagrato della chiesa vengono consumati riti antichi.

5° giorno – Chichicastenango/Acul (km 110)

Visita al famoso mercato di Chichicastenango. Successivamente partenza per Acul, emblema della resistenza e resilienza india, attraversando le Alte Terre Centrali. Nella regione di Quiquè vivono oltre 20 gruppi etnici e per secoli ha rappresentato il centro della resistenza culturale maya, dalle città-stato precolombiane alla colonizzazione spagnola (che qui non riuscì mai a sradicare completamente lingue e tradizioni), fino alla ricostruzione post-conflitto armato (1960-1996), durante il quale le Alte Terre furono il teatro delle peggiori violenze. Questa regione è abitata  dagli Ixil, un gruppo maya legato alle montagne sacre dei Cuchumatanes, perseguitati per secoli, prima dagli spagnoli e poi dagli squadroni della Morte della giunta militare di  Efraín Ríos Montt  che implementò la politica della “terra bruciata” nelle zone sospettate di appoggiare la guerriglia, soprattutto nelle comunità indigene delle Alte Terre. Sotto il suo comando, l’esercito e le pattuglie di autodifesa civile (PAC, forze paramilitari obbligatorie) commisero massacri, sparizioni forzate, torture, stupri e distruzione di villaggi. Secondo l’ONU l’83% delle vittime del conflitto furono maya e la maggior parte degli abusi avvenne durante il mandato di Rios Montt. Arrestato ed accusato di genocidio, nel 2013, dopo anni di battaglie legali, fu processato e condannato a 80 anni di carcere per genocidio e crimini contro l’umanità contro il popolo Ixil ma la condanna – appena 10 giorni dopo – venne annullata per vizi procedurali. Cena e pernottamento.

6° giorno – Acul (Nebaj/Aldea Xix)

In questa giornata i viaggiatori visiteranno due villaggi: Nebaj e Aldea Xix. Il primo è il capoluogo del Triangolo Ixil, nonché centro amministrativo, commerciale e sociale della regione. Durante il conflitto armato Nebaj  come Acul, fu l’epicentro della violenza del regime militare. L’esercito vi stabilì una base militare e la città fu teatro di massacri, reclutamento forzato nelle PAC (Pattuglie di Autodifesa Civile) e controllo militare sulla popolazione. Aldea Xix è, invece, una piccola comunità rurale situata nel municipio di Nebaj. “Xix” in lingua ixil significa “luogo tra le colline” o “sotto le nuvole”. Anche questa comunità fu gravemente colpita durante la guerra. Molti abitanti furono vittime di massacri o dovettero sfollare forzatamente verso le montagne (diventando  la “popolazione della Resistenza”).

7° giorno – Acul/Coffee Tour Chijoj/Verapeces/Coban (km 170)

Partenza per Coban. nella regione del Verapeces. All’arrivo sarà visitata una piantagione di caffè. Ricordiamo che il Guatemala è uno dei produttori mondiali di caffè di alta qualità (arabica), rinomato per le sue 8 regioni con denominazione d’origine, ciascuna con profili aromatici distinti. La coltivazione avviene principalmente tra i 500 e i 2.000 metri di altitudine, su pendii vulcanici, con ombreggiatura naturale che protegge la biodiversità. Il raccolto è manuale e selettivo (da ottobre a marzo), seguito da una lavorazione per la spolpatura, fermentazione e essiccazione. La forza lavoro è composta in gran parte da contadini indigeni e meticci, molti dei quali migranti stagionali che si spostano dalle Alte Terre verso le piantagioni (fincas). Le condizioni variano enormemente tra grandi proprietà d’esportazione e piccoli produttori familiari ma, in generale, la mano d’opera è sotto pagata e sottoposta a grandi fatiche.

8° giorno – Coban/Candelaria

Partenza per Candelaria. Arrivo e visita alle Cuevas de Candelaria , uno dei più spettacolari sistemi di grotte carsiche e fluviali del mondo, situate nella remota regione di Huehuetenango, nel cuore della Sierra de los Cuchumatanes. Questo labirinto sotterraneo, esplorato estensivamente da speleologi francesi, si sviluppa per oltre 30 km di gallerie, dove il Río Candelaria scorre nascosto per gran parte del suo percorso. L’accesso avviene attraverso un’imponente entrata naturale alta decine di metri, che rivela un mondo di formazioni calcaree millenarie: stalattiti, stalagmiti e colonne scolpite dall’acqua. La luce filtra da crolli del tetto, creando giochi di chiaroscuro su laghetti turchesi e sabbie bianche. Il fiume emerge periodicamente in vasche naturali di acqua cristallina, ideali per il nuoto. Pensione completa.

9° giorno – Candelaria/Uaxactun (km 300)

Partenza per il Peten. Pranzo in una comunità indigena. Nel pomeriggio visita al sito archeologico maya di Uaxactun a circa 25 km a nord del più famoso Tikal, all’interno della Riserva della Biosfera Maya. Uaxactún è celebre per ospitare il più antico complesso astronomico maya mai scoperto, risalente al Periodo Preclassico (circa 500 a.C. – 250 d.C.). Il suo nome, dato dall’archeologo Sylvanus Morley, significa “Pietra di Otto” in maya yucateco, in riferimento a un’iscrizione trovata sul sito. L’osservatorio astronomico è il cuore del sito. Il complesso è formato da una piramide principale e tre piccoli templi allineati a nord. Questo allineamento permetteva di osservare con precisione i punti del solstizio e dell’equinozio al sorgere del sole, dimostrando le avanzate conoscenze matematico-astronomiche dei Maya già oltre 2000 anni fa. Cena e pernottamento presso la comunità di Uaxactun.

10° giorno – Uaxactun/Tikal/Flores

Visita della città maya di Tikal, gioiello del mondo maya classico. Il Parco nazionale di Tikal copre un’area di 225 kmq e le sue fantastiche rovine archeologiche sono incastonate nella giungla del Peten. Ricordiamo che la città ospitò fino a 60.000 abitanti e gli archeologi hanno scavato più di 3000 piazze, templi, tombe e palazzi, ricoperti da geroglifici che narrano la storia della regione. Tikal fu un importantissimo centro culturale per le arti della matematica, dell’astronomia e dell’arte; dominava anche nell’ambito commerciale. La sua decadenza incominciò attorno al 900 d.C. Ricordiamo che la civiltà Maya (300 a.C) si sviluppò in un’area vastissima della Mesoamerica meridionale. Ancora oggi quest’area è abitata, sia pure in diversa misura, da discendenti maya che parlano lingue imparentate fra di loro. Essa comprende: lo Yucatan; il Guatemala, l’Honduras, il Belize e El Savador. La giornata si concluderà con l’arrivo a Flores.

11° giorno – Flores/Guatemala City/Antigua

Rientro in aereo a Guatemala City e trasferimento in macchina ad Antigua. Antigua rappresenta certamente una delle città più belle di questo splendido paese; costruita a 1.530,17 metri sul livello del mare in una regione sismica, Antigua Guatemala, capitale della Capitaneria Generale del Guatemala, fu fondata nel 1524 come Santiago de Guatemala. In seguito fu distrutta da un incendio causato da una rivolta della popolazione indigena. La terza sede, nella Valle di Panchoy o Pacán, fu inaugurata nel marzo 1543 e rimase capitale per 230 anni. Sopravvisse ai disastri naturali di inondazioni, eruzioni vulcaniche e altre gravi scosse fino al 1773, quando i terremoti di Santa Marta distrussero gran parte della città. A questo punto, le autorità ordinarono il trasferimento della capitale in una regione più sicura, che divenne Città del Guatemala, la moderna capitale. Tuttavia alcuni residenti rimasero comunque nella città originaria, che venne chiamata “La Antigua Guatemala”. Dopo l’arrivo visite ai luoghi d’interesse d’Antigua: al convento delle Suore Cappuccine; alla Cattedrale di San Josè, al Palazzo dei Capitani Generali, al Palazzo del Governo. Ricordiamo che la città, per le sue splendide architetture è stata dichiarata “Patrimonio mondiale” dall’UNESCO.

12° giorno – Antigua

Giornata a disposizione per un approccio in libertà a questa bella città coloniale, passeggiando tra le sue stradine lastricate, le sue gallerie d’arte ed i suoi bei cortili fioriti. Oppure tempo libero per un workshop sul cioccolato artigianale o una passeggiata fino al al Cerro de la Cruz per l’ultimo, indimenticabile tramonto sulle cime dei vulcani che abbracciano la città.

13° giorno – Antigua/Città del Guatemala/Italia

Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di Città del Guatemala e partenza per l’Italia.

14° giorno – Arrivo in Italia

L’arrivo è previsto in giornata.

Alberghi previsti o similari

Guatemala City: Barcelo – Atitlan: casa indigena – Antigua: Villa Colonial – Chichicastenango: casa indigena – Nebaj: Casa de Juanita – Coban: Posada Coban – Candelaria: Candelaria lodge – Iaxactun : alberghi locali – Flores: Maya Internacional – Antigua: Las Favolas

Stagione 2026 – Partenze individuali – Minimo 2 partecipanti

 

Date: ogni martedì e sabato

 

Minimo 2 partecipanti

Quota in doppia                     € 3.450,00 p.p.

Sup. Singola                            €.   433,00

 

Minimo 4 partecipanti

Quota in doppia                     € 2.840,00 p.p.

Sup. Singola                            €     433,00

 

 

N.B : Le quote non sono valide per la Settimana di Pasqua Santa (dal 28 marzo al 5 aprile) e nel periodo di Natale-Capodanno (15 Dic, 2026 al 4 Gennaio, 2027).

 

 Le quote comprendono:

Sistemazione negli hotels indicati-  Volo interno - Prima colazione americana o box-breakfast in caso di esigenze operative -  7 cene e 1 pranzo   – Ingressi – guida parlante italiano/spagnolo durante il tour - Assicurazione medico-bagaglio

Le quote non comprendono:

Voli internazionali (a partire da € 590,00 p.p. in bassa e a partire da € 850,00  p.p. in alta) – Tasse aeroportuali – Quota di iscrizione € 60,00 p.p. -  Mance – Extra  – Eventuali supplementi per le festività pasquali e natalizie - Assicurazione annullamento – Quanto non espressamente indicato