Kirghizistan con l’esperto
In viaggio con l'esperto
"Yazd si distingue dalle altre città della Persia. Non possiede, per proteggersi dalle impervie terre desertiche che la circondano, una cintura di giardini o di fresche cupole azzurre. Città e deserto hanno in comune il colore e la sostanza: la prima è il frutto del secondo, e le alte torri di ventilazione, che attestano il calore che vi domina, sono il genere di foresta che può çrescere naturalmente nel deserto. Esse conferiscono alla città un profilo irreale [...].
(R. Byron)
1° giorno – Italia/Shiraz
Partenza con volo di linea per Shiraz
2° giorno – Shiraz
Arrivo e trasferimento in albergo. In seguito, inizio delle visite alla capitale del Fars, città molto antica, che conobbe momenti di grande prosperità e di terribile decadenza. Nel 1760, Karim Khan Zand, la elesse capitale del suo breve regno. Proprio agli Zand, e ai loro successori, i Qajar, (1796-1925), che in qualche modo ne sposarono l’ispirazione artistica, si deve l’incanto di questa piacevole città. Certo i giardini di rose e gli usignoli cantati dai poeti non ci sono quasi più, restano un’immagine letteraria, ma nondimeno il profumo delle rose e della vita di corte è ancora lì. Karim Khan Zand vi costruì la famosa Cittadella, (Arg e Karim Khan), sua residenza privata. Un’altra sosta sarà effettuata alla moschea di Vakil e all’amatissimo Mausoleo di Hafez, luogo di “pellegrinaggio amoroso” delle giovani coppie.
3° giorno – Shiraz/Pasargade/Persepoli/Shiraz
Escursione a Pasargade, città dell’antica Persia e dal 2004 parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Visita (dall’esterno) della Tomba di Ciro il Grande. Si continuerà con la visita all’antica Persepoli, patrimonio UNESCO dal 1979. Dai sovrani Achemenidi la città di Susa era utilizzata come capitale invernale; Ectabana, come residenza estiva e Persepoli come lacittà simbolo della grandiosità e della potenza dell’impero. Qui si officiavano i riti per l’Anno Nuovo, qui i principi e i governanti di tutte le province dell’impero venivano a rendere i loro omaggi al Re dei Re, ed è sempre qui che si scatenò la violenza distruttrice di Alessandro. Visita alla grandiosa terrazza edificata da Dario I; alla Scalinata e alla Porta di Serse; alla Sala dell’Apadana; ai palazzi; alla Sala delle Cento Colonne e alle tombe rupestri di Artaserse II e Artaserse III.
4° giorno – Shiraz/Isfahan
Intera giornata dedicata al trasferimento ad Isfahan. Dopo l’arrivo, visita ad alcuni dei bellissimi ponti della città: il Siose Pol ed il Khaju.
5° giorno – Isfahan
Visita alla Piazza Maidan-i-Shah, sulla quale sorge la moschea dell’Imam, costruita nel 1612, e che rappresenta una delle più imponenti e compiute espressioni dell’arte safavide; e alla Moschea Majid-i- Shaikh-Lotfollah, patrimonio UNESCO dal 1979. Sempre sulla Piazza si eleva il padiglione Ali Qapu, una volta monumentale accesso ai palazzi reali. Questa è una delle più belle piazze del mondo ed una delle cose che affascina di più è come è “vissuta” dagli abitanti di Isfahan: nelle sue aiuole si siedono, al tramonto, le famiglie consumando veloci pic nic; giovani coppie camminano spensierate; ed i fedeli, usciti dalla moschea, si confondono con coloro che escono dal bazaar. Successivamente, visita alla Moschea più antica della città, la Maji-i-Jami, o Moschea del Venerdì, patrimonio mondiale UNESCO
6° giorno – Isfahan/Garmeh
Proseguimento delle visite alla città. Visite saranno effettuate al quartiere armeno che ospita la Cattedrale di Vank e al suo piccolo museo e, successivamente, alla Moschea Jamè. In seguito proseguimento per Garmeh, antico villaggio di deserto. Ricordiamo che il deserto di Kavir-e Namak con i suoi 320 km di larghezza ed i suoi 800 km di lunghezza è uno dei deserti più grandi del pianeta.
7° giorno – Garmeh
Giornata dedicata alla scoperta di questa oasi, dei suoi palmeti, dei suoi incredibili paesaggi. E’ questa una regione che per le terribili condizioni atmosferiche è scarsamente abitata. I villaggi di allevatori di cammelli e pecore sono pochissimi e sopravvivono grazie all’antichissima ma sofisticata tecnica dei “Qanat”.
8° giorno – Garmeh/Yazd
Partenza per Yazd, splendida ed affascinante città di deserto e famosa per ospitare una delle più grandi comunità di zoroastriani del mondo e patrimonio dell’UNESCO dal 2017.Bellissimo il suo centro storico, fatto interamente in terra cruda; qui l’arancione delle case tradizionali e delle loro “torri del vento” si stagliano contro un cielo turchese incredibilmente terso.
9° giorno – Yazd
Intera giornata dedicata alle visite alla città di Yazd: alla Moschea Jameh; al Tempio del Fuoco; al complesso di Amir Chakhmagh, alla prigione di Alessandro e alle torri zoroastriane del Silenzio (dove venivano deposti i defunti). Ricordiamo che la purezza degli elementi è centrale nella teorica zoroastriana. Infatti gli zoroastriani non usavano né seppellire i defunti né tanto meno cremarli, per non contaminare terra e aria; essi venivano esposti nelle cosiddette “torri del silenzio” e lasciati in pasto agli avvoltoi. Questa antica pratica oggi è stata sostituita con l’uso di casse in cemento in cui vengono rinchiusi i cadaveri. Legato all’atto della purificazione e alla sua importanza è l’elemento del fuoco che, sacro, arde perennemente nei templi esistenti, come nel tempio di Yazd. Ricordiamo infine che i sacerdoti di questa religione persiana erano i “magi”, i “sapienti” (che il mondo greco, accosterà alla stregoneria : diventando non più magi ma “maghi”). Ricorda lo storico Maurice Bouisson: “l’appellativo di mago proveniva da una tribù di origine non ariana che insieme ad altre tribù ariane, popolò anticamente la Media. I magi costituivano la casta sacerdotale. La città di Hagmatana, l’odierna Hamadan, veniva chiamata dai greci “Ectabana dei magi”. Di questa casta facevano parte indovini, filosofi; astrologi, interpreti dei sogni, aruspici.
10° giorno – Yazd/Zein-O-Din
In questa giornata i viaggiatori si spingeranno verso Kerman e saranno sistemati, per il pernottamento nell’antico caravanserraglio di Zein-O-Din di epoca savafide.
11° giorno – Zein-O-Din/Kerman
Proseguimento per Kerman sostando a Rafsanjan, famosa per essere il centro più importante del paese per la coltivazione del pistacchio.
12° giorno – Kerman
Escursione nel deserto di Shahdad (considerato tra i più belli dal National Geographic) per visitare le formazioni che, nel corso dei secoli, il vento ha scavato sulla sabbia. Ricordiamo che questo deserto, conosciuto come il Dasht-e Lut, il più caldo della terra, è patrimonio mondiale dell’UNESCO. Sulla via del ritorno visita al meraviglioso giardino di Shazdeh, un rigoglioso giardino nel cuore del deserto.
13° giorno – Kerman/Teheran
Visita al complesso di Ganjali Khan, con la sua moschea, le madrase, la cisterna ed il bazaar. In seguito, partenza in aereo per Teheran
14° giorno – Teheran
Inizio delle visite a Teheran, l’antica Rey, distrutta dai mongoli nel 1220, posta ad un’altitudine di 1100 metri e dominata dalle alte cime dell’Erbuz. Visita al Gulestan (Patrimonio dell’UNESCO), che significa letteralmente “il Roseto”, questa cittadella reale, incorniciata da splendidi giardini fioriti, è un notevole esempio di arte cagiara, fastosa e barocca. Successivamente, visita al Museo Nazionale che contiene alcune statue e bassorilievi di rara bellezza.
15° giorno – Teheran/Italia
Partenza per l’Italia. L’arrivo è previsto in giornata.