Africa Libia

Libia

Gran tour della Libia con spedizione nell'Akakus

Viaggio Individuale

"Il deserto...si apre rossiccio sotto di noi, dopo che le nuvole che coprivano la costa di Tripoli si sono disciolte (...), colori che vanno dal rosso mattone all'ocra si susseguono formando strane composizioni astratte e fantasiose. Qua e la - distanziate tra loro - macchie più scure, verdastre, di oasi. Più lontano si scopre una macchia purpurea (...) sulla epidermide accidentata del terreno, solcata da una striscia chiara: è una pista che si addentra (...) e che conduce chissà dove..."
(M. Baistrocchi - Antiche civiltà del Sahara)


Spedizione nell’Akakus

1° giorno – mercoledì – Italia/Tripoli

Arrivo a Tripoli, cena e sistemazione in hotel.

2° giorno – giovedì – Tripoli /Ghat/Maghidet

Partenza in aereo per Ghat, nella regione del Fezzan, vicino al confine con l’Algeria, nel deserto del Sahara. Una regione circondata dai monti Akakus (Tadrart Acacus), noti per gli splendidi paesaggi desertici e l’antica arte rupestre, patrimonio UNESCO. La regione è abitata dai Tuareg libici, un popolo berbero (Amazigh) tradizionalmente nomade, divisi tra Libia, Algeria, Mali, Niger e Burkina Faso. In Libia, sono principalmente della confederazione Kel Ajjer, con legami con i Tuareg algerini. gli “Uomini Blu” (per via del colore dei loro turbanti) parlano il Tamasheq (una variante della lingua berbera) e usano l’alfabeto Tifinagh. A dispetto di quello che si crede, i Tuareg hanno una società tradizionalmente matrilineare, con un forte ruolo delle donne nella trasmissione culturale. Arrivo e trasferimento, in 4×4,  a Maghidet, nel Tadrart Acacus, vicino a formazioni rocciose e antiche incisioni rupestri. La zona era un punto di sosta per le carovane transahariane che collegavano la Libia all’Algeria e al Niger. Pernottamento in campo base mobile (tende igloo). Pensione completa.

3° giorno – venerdì – Maghidet/Ghat/Akakus

Visita a Ghat. Successivamente, partenza per l’affascinante Akakus, un vasto museo naturale situato nel massiccio ad est di Ghat e solcato da un grande numero di wadi. In questa zona le valli si alternano a vasti altopiani ricoperti di brecciame nerastro, le cui rocce sono formate da antica arenaria. Qui si trova il Tadrat solcato da valli dalle ampie scanalature che diventano presto gole le cui pareti nere, disseminate di grotte e ripari, dominano il paesaggio e sembrano emergere, magicamente, dalle sabbie. Pernottamento in campo base  mobile(tende igloo). Pensione completa

4° giorno – sabato – Akakus

Escursione, in 4×4, nell’Akakus. Qui i viaggiatori visiteranno l’arco di Avavagar, valli di Anshal e Tanshal  e Valle di  Tashwinat. L’arco di Avavagar è uno spettacolare arco naturale di arenaria, scolpito dal vento e dall’erosione nel corso di milioni di anni. Si erge alto in un drammatico paesaggio desertico di scogliere e dune dorate. Le valli di Anshal e Tanshal sono due splendide valli desertiche situate nelle montagne, caratterizzate da falesie di arenaria e archi naturali, canyon e wadi (alvei fluviali asciutti). Queste valli remote e affascinanti sono note per le loro drammatiche formazioni rocciose, l’antica arte rupestre e i paesaggi incontaminati del Sahara. Stupefacente l’arte rupestre, di oltre 5000 anni, raffigurante elefanti, leoni e giraffe, a testimonianza di come, nel passato, questa zona fosse rigogliosa e ricca di corsi d’acqua. Pernottamento in campo base  mobile(tende igloo). Pensione completa

5° giorno – domenica – Akakus/Awis

Continuazione delle escursioni, in 4×4, nell’Akakus, in una delle zone meno esplorate della zona. La zona di Awis (o AuisAwi) è una delle aree più spettacolari del Tadrart Acacus. Questa remota valle desertica è celebre per le sue formazioni rocciose scolpite dal vento e paesaggi lunari; qui un oceano di dune dorate  si infrange contro le montagne. Pernottamento in campo base  mobile(tende igloo). Pensione completa

 6° giorno – lunedì – Awis e Germa

In questa giornata i viaggiatori si perderanno nel mito e nella leggenda: nella capitale dei Garamanti, che Erodoto e Tacito definivano i “Guerrieri del deserto”. i Garamanti erano, probabilmente discendenti dei precedenti abitanti neolitici del Sahara; coltivavano palme da dattero, vite e grano, avvalendosi dei “foggaras”. Questo antico sistema di irrigazione (chiamato anche qanat), visibile anche a Yazd, in Iran, erano gallerie sotterranee scavate nel terreno per convogliare l’acqua dalle falde acquifere o da sorgenti montane verso le oasi e i campi coltivati. Il sistema sfruttava la pendenza naturale per far scorrere l’acqua senza bisogno di pompe. I Garamanti erano impavidi guerrieri e controllavano le rotte dell’ oro, degli schiavi e dell’ avorio tra l’Africa subsahariana e il Mediterraneo (Cartagine e Roma). Visita all’antica Germa, ai suoi edifici in pietra, alle sue antiche tombe ed ai suoi antichi sistemi di irrigazione. Il piccolo museo della città espone antiche ceramiche, iscrizioni e gioielli.  Pernottamento in tenda.

7° giorno – martedì – Laghi Mandara

Partenza in 4×4 verso i laghi di Mandara. È questa una zona molto suggestiva: in virtù dei numerosi laghi, contornati da palmeti, che la caratterizzano. Non si tratta di guelle ma di veri stagni, lunghi dai 500 ai 600 m. le cui acque, dicono i geografi, riaffiorano, dopo essere cadute nella conca del Fezzan e più precisamente sui rilievi, nel Tassilli e nel Messak. Tra questi il più noto è quello di Gaberaon. Carattere comune a questi stagni è il singolare modo nel quale sono inseriti nel corridoio interdunare. Il villaggio più celebre di questa zona è quello dei Dauada o dei “mangiatori di vermi”, un’antica popolazione nera. I laghi di Mandara (o Umm al-Maa) fanno parte del sistema dei laghi del deserto di Ubari; probabilmente facevano parte dell’antico lago Megafezzan, che copriva la regione migliaia di anni fa. Pernottamento in campo base mobile(tende igloo). Pensione completa

8° giorno – mercoledì – Laghi Mandara/Ubari/Tripoli

In questa giornata i viaggiatori si dirigeranno verso Ubari (o Sebha) per prendere l’ aereo per Tripoli. Dopo l’arrivo inizio delle visite alla capitale libica e al suo centro coloniale. La città venne fondata dai fenici nel VII secolo a.C. e venne conquistata dai romani, dai vandali, dai bizantini, dagli ottomani e dagli italiani. Tra i suoi luoghi di interesse ricordiamo: l’antica Medina,  la ottomana  Moschea Gurgi, il suq  al-Mushir; il lungomare e Piazza Italia (oggi chiamata Piazza dei Martiri). Tripoli evoca le pagine più tristi del colonialismo italiano:  le brutalità commesse dalle forze coloniali italiane, sotto il comando del generale Rodolfo Graziani, durante l’occupazione della Libia (in particolare negli anni ’20 e ’30).

9° giorno – giovedì – Tripoli (Sabratha)

Intera giornata dedicata alla visita a Sabratha, antica città fenicia e una delle tre grandi città della tripolis romana. Tra i suoi luoghi di interesse va ricordato lo stupefacente Teatro romano e l’incredibile mosaico della Basilica di Giustiniano, scoperto nel 1925, degne di nota anche le numerose case private, decorate con raffinati affreschi e mosaici, ed ancora il Tempio di Antonino, la Basilica di Apuleio, il Foro, la Basilica di Giustiniano, le splendide Terme ed infine le solitarie, maestose e magiche colonne del Tempio di Iside, risalente al I secolo che si stagliano, maestose ed eterne, verso il mare. Insieme a Leptis Magna, Sabratha è uno dei siti archeologici più stupefacenti del Nord Africa. Pensione completa

10° giorno – venerdì – Tripoli (Leptis Magna)

 Partenza per l’antica Leptis Magna, la più potente e ricca metropoli romana in Africa, patrimonio UNESCO. Già città fenicia, raggiunse il suo massimo splendore nel I secolo a.C. ed il suo apogeo, fin quasi a competere con Roma (come narra Eutropio), sotto Settimio Severo, tra il 193 ed il 211 d.C. La città ospita oggi uno dei siti archeologici più importanti del mondo. Impossibile elencare tutti i suoi innumerevoli luoghi di interesse poiché Leptis Magna è un vero e proprio museo a cielo aperto. Leptis Magna è una “dichiarazione d’amore” dell’imperatore Settimio Severo verso la sua città natale. Ricordiamo, infatti, che Settimio Severo era di origini berbero-puniche (padre libico-punico, madre italo-romana) e nacque proprio a Leptis Magna. Dopo la visita a questo stupefacente sito archeologici, rientro a Tripoli.

11° giorno – Tripoli/Italia

Partenza in aereo per l’Italia. L’arrivo è previsto in giornata

Stagione 2025 – Partenze su richiesta – Minimo 4 partecipanti

 Partenza ogni mercoledì

(periodo consigliato da metà ottobre a metà marzo)

 

Minimo 4/6 partecipanti

Quota in doppia                     € 3.000,00

Supp. Singola                          da definire

 

 

Minimo 7/9 partecipanti

Quota in doppia                     € 2.590,00

Supp. Singola                             da definire

 

Minimo 10 partecipanti

Quota in doppia                     € 2.430,00

Supp. Singola                          da definire

 

Le quote comprendono:

Sistemazione hotels 4 stelle e migliori disponibili – Voli interni  -  Tende igloo nell’Akakus – bus e 4x 4 (4 viaggiatori per ogni veicolo) nel Fezzan – Cucina da campo – cuoco – tende, materassini e coperte – Tutte le visite e le escursioni indicate – Guida parlante italiano - permesso d’immigrazione – Assicurazione medico-bagaglio

Le quote non comprendono:

Voli internazionali (a partire da € 110,00 in bassa e a partire da 350,00 in alta) – Tasse aeroportuali – Quota di iscrizione € 60,00 p.p. – Spese consolari + autorizzazioni Fezzan (€ 150,00 p.p.) - Mance – Extra – Assicurazione annullamento – Quanto non espressamente indicato.

Nota: Se sorge qualche problema o inconveniente durante il tour, è essenziale che il cliente lo comunichi immediatamente alla guida e al Tour Operator per risolvere il problema sul posto. I reclami presentati per motivi che avrebbero potuto essere risolti in loco e durante il tour, una volta terminato il viaggio, non avranno diritto a compensazione. Ricordiamo, inoltre, che i servizi turistici in Libia – dopo l’intervento occidentale del 2011- sono notevolmente peggiorati. Attualmente non esistono più i “campi tendati di lusso” nel Fezzan ma solo i campi mobili.