India - speciale Sub Continente Indiano

Sikkim e Bengala – 19 giorni

Sikkim, Bengala e Sunderbans

Viaggio Individuale

"A Calcutta il passato non passa mai. Si incolla alla pelle della città come l’umidità del monsone. I britannici se ne sono andati da mezzo secolo, ma i loro fantasmi bevono ancora whisky al Tollygunge Club."

(Cromosoma Calcutta-Aime e Giordana)


 TIGRI E LEOPARDI DELLE NEVI

1° giorno, Italia/Kolkata

Partenza con volo di linea Kolkata (Calcutta) non diretto. Pasti e pernottamento a bordo.

 2° giorno, Kolkata

Arrivo e trasferimento in hotel, all’arrivo check-in in hotel con camera prenotata dalla notte precedente. Nel pomeriggio, visita al Museo Indiano di Kolkata, il più antico del Paese con oltre 100.000 reperti. Il museo è ospitato in un edificio progettato da Walter Granville, l’architetto che ha dato forma al volto coloniale della città.

 3° giorno,  Kolkata

Al mattino, i viaggiatori inizieranno la visita di questa incredibile e vibrante città di oltre 16 milioni di abitanti. La città divenne capitale della Presidenza del Bengala a metà del 1700 e capitale dell’India britannica nel 1772. Sono previste soste al Victoria Memorial e alla Cattedrale di St. Paul. Nel pomeriggio, visita all’iconico Howrah Bridge e a Babu Ghat. La giornata si concluderà con la visita al Tempio di Kalighat, dedicato alla Dea Kali e risalente a oltre 2.000 anni fa. Questo tempio attira milioni di pellegrini ed è uno dei più importanti siti sacri associati alla Dea Shakti; uno dei 51 “Shakti Peethas” (siti sacri dedicati alla Dea, sparsi in Bangladesh, Pakistan, Nepal e Sri Lanka).

4° giorno, Kolkata

Proseguimento della visita della città: il Palazzo di Marmo e College Street. Nel pomeriggio, visita alla Casa-Museo di Santa Teresa di Calcutta e al quartiere di Kumartuli, “popolato” da statue di argilla. Il nome “Kumartuli” deriva dalle parole bengalesi Kumar (scultore di argilla) e Tuli (quartiere), e fu progettato durante il periodo coloniale britannico.

5° giorno – Kolkata/Maldah (335 km ca.)

Intera giornata dedicata al viaggio in auto verso Maldah, una tappa sulla strada per il Sikkim, nel Bengala occidentale. Anche se poco conosciuta dai turisti internazionali, la città ha un ricco patrimonio archeologico ed è famosa per la coltivazione del mango.

6° giorno, – Maldah/Siliguri/Darjeeling (290 km circa)

La mattina presto, visita alla Moschea di Adina e alle rovine di Gour. Pochi sanno che queste sono le più importanti reliquie del periodo islamico e pre-islamico del Bengala occidentale. Gour era la capitale del Regno Pala (VIII-XII secolo); nel XIV secolo, sotto il Sultanato del Bengala, divenne una delle città più ricche dell’Asia, grazie al commercio di seta, spezie e cotone. Fu abbandonata nel XVI secolo in seguito alle invasioni mongole, a terribili epidemie di colera e allo spostamento del corso del fiume Gange. La Moschea di Adina (Adina Masjid) è la più grande moschea dell’India medievale, ispirata alla Grande Moschea di Damasco e fu costruita nel 1374 (La moschea rimane chiusa il venerdì). In seguito, partenza per Darjeeling.

7° giorno, Darjeeling

Visita mattutina a Tiger Hill e al monastero di Ghoom. Tiger Hill si trova a 13 km da Darjeeling. Qui si potranno ammirare l’alba e la catena dell’Himalaya, comprese le cime di Kanchanaburi e dell’Everest. Il monastero di Ghoom è il più antico della zona, venne costruito nel 1875. Rientro in hotel e, dopo la prima colazione, proseguimento per la stazione ferroviaria di Darjeeling per il viaggio in treno fino a Ghoom e ritorno (soggetto al funzionamento del treno e alla disponibilità dei posti). La spettacolare ferrovia del Darjeeling (patrimonio mondiale dell’UNESCO) è stata inaugurata nel 1881. Il treno viaggia a circa 10 miglia all’ora; ha piccole locomotive a quattro ruote (alcune vecchie di oltre 100 anni). In seguito, visita alla città che comprende soste all’Istituto di alpinismo dell’Himalaya e al Parco zoologico dell’Himalaya Padmaja Naidu (entrambi chiusi il giovedì). L’Himalayan Mountaineering Institute è stato fondato a Darjeeling in occasione della scalata dell’Everest da parte di Tenzing Norgay; presso questo istituto è possibile vedere l’attrezzatura, i materiali, ecc. utilizzati da Tenzing Norgay. Nel Parco Zoologico dell’Himalaya si possono vedere animali himalayani come il leopardo delle nevi, il lupo tibetano, lo yak tibetano, l’orso nero dell’Himalaya e varie specie di uccelli.

NB: La Collina delle Tigri a Darjeeling non può essere garantita all’ora del sorgere del sole perché c’è una limitazione del numero totale di veicoli autorizzati a visitarla ogni giorno; nel caso in cui la visita non possa essere effettuata la mattina presto, il luogo sarà visitato in qualsiasi momento della giornata.

 8° giorno, Darjeeling/Pelling (circa 75 km e 3 ore di auto)

Al mattino partenza per Pelling, un’importante stazione collinare del Sikkim occidentale. Situata a un’altitudine di circa 2.100 metri, Pelling è famosa per la sua vista mozzafiato sulla catena montuosa del Kangchenjunga, la terza vetta più alta del mondo, e per i suoi numerosi monasteri buddisti e siti storici. L’area era originariamente abitata dalla minoranza etnica Lepcha, oggi etnia protetta ma da anni minacciata dall’assimilazione con i nepalesi ed i buthanesi, e soprattutto dalla deforestazione e dalla costruzione di dighe. Dopo l’arrivo, visita al Ponte Sinsore, il secondo ponte più alto dell’Asia. Rientro nella città di Pelling e sistemazione in hotel.

9° giorno, Pelling/Gangtok (circa 110 km, 4-5 ore)

Visita alla città di Pelling, comprese le visite alle cascate Kanchenjunga e alle cascate Rimbi. Le cascate del Kanchenjunga si trovano proprio sulle rive dell’omonimo fiume. Non sono particolarmente alte (20-30 metri), ma sono comunque spettacolari. Più avanti si trovano le cascate del Kanchenjunga, a circa 28 km dalla città. Non lontano si trova il lago sacro Kecheopalri, circondato da foreste sacre di rododendri. Il lago, il cui nome significa “il paradiso di Kartok”  è sacro sia ai buddhisti che agli induisti: I buddhisti ritengono che sia stato benedetto da Guru Rinpoche in persona; gli indù lo associano a Shiva e alla dea Durga. Successivamente partenza per Gangtok, attraversando un magnifico paesaggio naturale dominato da una vegetazione lussureggiante e fiumi impetuosi.

10° giorno, Gangtok/Kalimpong (via Rumtek 95 km, 3-4 ore)

In mattinata inizio della visita alla città. La prima sosta sarà al Do Drul Chorten, costruito per commemorare la vittoria del bene sul male, e al Jhang Chub Chorten, costruito in memoria di Thrukshik Rinpoche, il santo patrono del Sikkim. Visita all’Istituto di Tibetologia Namgyal, circondato da querce e betulle. Costruito in stile tradizionale, l’Istituto Namgyal di Tibetologia promuove la ricerca sul Buddismo Mahayana (il Buddismo del “Grande Veicolo”), sulla lingua e sulle tradizioni del Tibet. Ospita una delle più grandi collezioni al mondo di libri e rari sutra del buddismo Mahayana. L’Istituto ha anche un negozio che vende libri, manufatti religiosi e oggetti dell’ artigianato tibetano. Se il tempo lo permetterà, visita al monastero di Enchey, costruito su un crinale sopra Gangtok, che offre una vista spettacolare della città. Costruito nel 1910 sul sito dell’eremo del grande santo tantrico Lama Drutob Karpo, noto per i suoi poteri di levitazione, questo monastero ospita monaci dell’ordine Nyingmapa. In seguito, partenza per Kalimpong e visita al monastero di Rumtek, un sito molto importante della scuola Karma Kagyu, forse il più famoso centro spirituale del buddismo tibetano al di fuori del Tibet. Situato a 24 km da Gangtok, a un’altitudine di 1.500 metri, è la residenza ufficiale del capo della scuola Karma Kagyu, una delle quattro scuole principali del buddhismo tantrico. Pernottamento.

11° giorno, Kalimpong

In mattinata, visita a Kalimpong, diversi templi interessanti da visitare, tra cui lo Stupa d’oro contenente il corpo del 16° Karmapa. In seguito, saranno effettuate soste al monastero di Zong Dog, un importante centro Nyingmapa, e al monastero di Tharpa Choeling. Pernottamento.

12° giorno, Kalimpong/Siliguri/Maldah (300 km ca.)

Trasferimento a Maldah. Durante il tragitto visita alla città di Siliguri con sosta al Monastero di Salagura, al Tempio Kalir Mandir e al vivace Mercato di Hong Kong, dove si possono trovare tutti i tipi di prodotti e chincaglierie provenienti dalla Cina e dal Nepal.

13° giorno, Maldah/Shantiniketan (200 km ca.)

Partenza per Shantiniketan, un centro di letteratura, arte e musica fondato dal padre di Rabindranath Tagore nel 1863. Qui fu fondata una scuola sperimentale, che in seguito diventò la famosa Università Visva-Bharati, fondata nel 1921. All’arrivo è d’obbligo una visita al mercato di Sonajhuri Heath, unico nel suo genere (solo il sabato e la domenica), dove all’ombra degli alberi si vendono oggetti di artigianato tradizionale come tessuti Kantha, gioielli tribali e strumenti musicali Baul.

L’Università Visva-Bharati di Santiniketan rimane chiusa il mercoledì e il giovedì. Tuttavia, si è discusso di cambiare i giorni di riposo settimanale in sabato e domenica, ma secondo le ultime informazioni, la chiusura rimane il mercoledì e il giovedì.

14° giorno, Shantiniketan/Bishupur (120 km circa)

Partenza per Bishupur (la “Città dei Templi”), famosa per la musica e l’arte della terracotta. Bishupur fu fondata dalla dinastia Malla nel VII secolo. Le sue attrazioni includono il Tempio Rasmancha, risalente al 1600, il Tempio Shyam Rai a cinque cupole e l’imponente Tempio Madan Mohan, dedicato al dio Krishna; tutti siti patrimonio UNESCO. Nel pomeriggio, visita alle rovine del Forte di Lalgarh e alle rovine del Palazzo Reale dei Mallas.

15° giorno, Bishupur / Tarakeshwar / Kolkata (150 km ca.)

Partenza per Kolkata. A metà strada, i viaggiatori visiteranno il tempio di Taraknath, dedicato a Shiva, la “Lourdes” del Bengala, famoso per i suoi miracoli e meta di pellegrinaggio per milioni di devoti. In segno di gratitudine, coloro che sono guariti rendono omaggio a Shiva, legati con fili sacri (kalawa), che simboleggiano l’unione tra il devoto e la divinità.

16° giorno, Kolkata/Godkhali (Sunderbans – 90 km ca.)

Partenza per Godkhali, porta d’accesso alle leggendarie Sunderbans, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e Riserva della Biosfera, una delle aree più affascinanti e uniche al mondo, nel Delta del Gange, tra India e Bangladesh. Le Sunderbans si estendono per il 40% in India e per il 60% in Bangladesh. All’arrivo, i viaggiatori si trasferiranno in barca al loro resort, attraversando un interessante paesaggio rurale costellato da piccoli villaggi agricoli. Dopo l’arrivo, tempo libero per il riposo. Nel pomeriggio, visita al villaggio etnico sull’isola di Dayapur per osservare lo stile di vita dei suoi abitanti Dayapur è una piccola isola nel Delta del Gange, attualmente minacciata dall’erosione del fiume e dall’innalzamento del livello del mare. È abitata da una piccola comunità rurale dedita principalmente alla pesca e alla coltivazione di riso e ortaggi. La maggior parte dei suoi abitanti è bengalese, e alcuni potrebbero appartenere alla minoranza etnica Santal, la principale tribù adivasi (i “senza casta”), in perenne lotta contro gli inglesi e, oggi,  contro il governo centrale, per i propri diritti politici e sociali. Tradizionalmente animisti, parlano una lingua austro-asiatica e vivono in case costruite in bambù e argilla, spesso esposte alla violenza distruttiva dei monsoni. In serata, i viaggiatori torneranno al resort per assistere a uno spettacolo di danza etnica intorno a un falò.

Nb: Il parco rimane chiuso il venerdì.

17° giorno,  Sunderbans

Dall’alba al tardo pomeriggio, crociera in barca lungo i canali labirintici delle Sunderbans. La colazione e il pranzo saranno serviti in barca; eventuali esigenze dietetiche o allergie devono essere comunicate in anticipo. L’obiettivo della giornata sarà quello di esplorare i torrenti, i fiumi e i rivoli salmastri delle Sundarbans, alla ricerca di uccelli e mammiferi endemici (coccodrilli d’acqua salata, varani, scimmie sambar, macachi, aquile di mare, ecc.) e di avvistare (con molta fortuna) l’imponente tigre del Bengala o il leggendario “delfino” del Gange, oggi in via di estinzione. È prevista anche una visita alla Dobanki Watch Tower, che offre una vista a 360° sulla foresta di mangrovie che avvolge e nasconde la rete di canali del Sunderbans. Al termine, rientro al resort.

18° giorno, Sunderbans/Kolkata (130 km ca.)

In mattinata, i viaggiatori si imbarcheranno su una crociera per raggiungere la Sudhanyakhali Watch Tower e continuare il loro safari fotografico nelle Sunderbans. La colazione sarà servita sulla barca. Sbarco a Gadkali e partenza in auto per Calcutta. All’arrivo, trasferimento in un hotel vicino all’aeroporto.

19° giorno, Kolkata/Italia

In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia. Arrivo in giornata.

Alberghi previsti o similari

Calcutta: Peerless – Malda: Bm Grand – Darjeeling: The Elgin – Gangtok: The Elgin nor-Khillor – Shantinikeran: Pear Club Resort – Sunderbans: Tiger Camps

Stagione 2025/2026 – Partenze individuali su richiesta – Minimo 2 partecipanti

 

Date: da ottobre a marzo

 

In doppia              € 5.230,00 p.p.

Supp. singola.      € 1.380,00

 

La quota include:

Hotels menzionati o similari - Prime colazioni e cene - pensiona completa nelle Sunderbans - I trasferimenti, le visite e le  escursioni come da programma - biglietto Toy train - Suv Toyota Crystal a 6 posti - guida parlante italiano per tutto il viaggio – immediato check-in - Assicurazione medico-bagaglio

La quota non include:

Voli ( a partire da € 380,00 in bassa e € 580,00 in alta) - Tasse aeroportuali – Quota di iscrizione € 60,00 -  Spese consolari € 30,00 p.p. - Pasti e bibite non menzionati - Early check-in, late check-out se non specificati - Spese personali – Mance – Extra - Supplemento per l’hotel Elgin Fairlaw a Calcutta al posto del Peerless € 180,00 p.p. - Assicurazione annullamento  - Quanto non espressamente indicato