Namibia e Mare

Namibia con soggiorno mare alle Mauritius o alle Seychelles

“Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole” (Hikmet)


1° giorno – ITALIA / WINDHOEK

Partenza con voli di linea per Windhoek. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno – ARRIVO A WINDHOEK

Arrivo a Windhoek, incontro con un nostro rappresentante in loco e trasferimento in albergo. Pasti liberi. Consigliamo di consumare la cena, facoltativa, nell’affollato Joes’s Beerhouse dove si ritrovano gli europei della città e dove, a costi molto contenuti, è possibile assaggiare degli ottimi piatti di carne. Si consiglia di prenotare il ristorante o di arrivarci comunque prima delle ore 19.00. Pasti liberi.

3° giorno – WINDHOEK/OTJIWARONGO (km 260)

Partenza per Otjiwarongo, prima tappa di avvicinamento all’Etosha. Arrivo nel pomeriggio. Dopo cena primo fotosafari.

 4° giorno – OTJIWARONGO/ETOSHA (km 350)

Partenza per l’Etosha. Arrivo al Namutomi Von Lindequist Gate e primo fotosafari nel parco. Nell’Etosha vivono numerosi animali: leoni, ghepardi, leopardi, rinoceronti, giraffe, elefanti, kudu, springbok, oryx, impala, facoceri; wild dogs, iene, sciacalli, dik dik, ecc., oltre a 350 specie d’uccelli e 50 specie diverse di serpenti. Impressiona, soprattutto nella stagione secca, osservare come questa piana, così arida, impervia ed infuocata dal sole, sia popolata da così tanti animali. Proprio a causa della grande scarsità d’acqua, nell’Etosha non si trovano bufali, ippopotami o coccodrilli, ma le sue grandi e piatte distese di savana sono il naturale terreno di caccia dei giaguari che qui vivono a centinaia. Pranzo libero e cena nel lodge.

5° giorno – ETOSHA (km 200)

Intera giornata dedicata ai fotosafari nel parco. In questa giornata i viaggiatori attraverseranno l’Etosha da Namutomi ad Okaukuejo, ossia da nord-est a nord-ovest, costeggiando l’Etosha Pan. Qui il paesaggio diventa fantastico ed il miraggio di fata morgana regala ai viaggiatori una striscia di “mare” ai limiti della savana. L’Etosha Pan (che nella lingua Ovambo significa “grande luogo bianco”) è una grande depressione salina di 5000 km2, formatasi quando il fiume Cunene mutò il suo corso (circa 12 milioni di anni fa), trasformando il lago in una grande conca semi-desertica dal colore bianco sale. Anche il terreno circostante è composto da questa terra biancastra che trasforma gli elefanti dell’Etosha (quando ci si ricoprono) in elefanti argentati, spettrali come fantasmi; esattamente come la terra argillosa del Parco di Tsavo Est, in Kenya, rende “rossi” i suoi elefanti. Ogni due, tre anni, l’Etosha Pan viene inondato da diversi fiumi e si trasforma in un lago salato dalle acque che non superano i 10 centimetri di profondità e diventa l’habitat di centinaia di fenicotteri e dei grandi pellicani bianchi.  Pranzo libero e cena nel lodge.

6° giorno – ETOSHA/DAMARALAND (km 380)

Partenza per la fantastica ed antica terra degli Himba e dei Damara. In questa giornata i viaggiatori affronteranno un altro deserto, non già quello della savana, ma quello pietroso che dall’Etosha li condurrà nella zona di Twelfontein. A Khorixas finisce la strada asfaltata ed i viaggiatori inizieranno il loro viaggio su piste bianche. In questa giornata si avrà la possibilità di visitare un villaggio Himba. Gli Himba, conosciuti come il “popolo rosso” sono così chiamati perché le loro donne hanno la pelle ricoperta d’ocra e di grasso. Sono considerati l’ultima popolazione semi-nomade del paese, stimati in circa 50,000 individui; vivono prevalentemente nella Namibia settentrionale (nella regione del Kunene), la più povera e nell’Angola meridionale. Le loro capanne sono composte di fango e sterco; in genere abitate da una sola famiglia estesa. Questa “fattoria” (onganda) è costituita da un complesso circolare di capanne, piccoli depositi e un kraal per il bestiame che si snoda intorno ad un Okuruwo (il fuoco sacro che simboleggia il rapporto con gli antenati). Nell’organizzazione sociale degli Himba è sulla donna che gravano le fatiche maggiori: durante le lunghe assenze degli uomini ( intenti a cercare pascoli per le loro greggi) le donne si devono occupare di reperire l’acqua; mantenere l’intonacatura delle capanne, cercare legna da ardere, mungere, cucinare, lavorare le pelli per abiti e scarpe e prendersi cura dei bambini, non solo dei propri ma di quelli di tutta la comunità. L’acqua è un bene assai raro per gli Himba, ma agli uomini è concesso lavarsi mentre le donne sono costrette a farlo con… il fumo. Pranzo libero e cena nel lodge.

7° giorno – DAMARALAND

La Namibia è terra di infiniti deserti: qui i viaggiatori si troveranno catapultati in scenari da “Guerre Stellari”: rilievi rocciosi, che s’infuocano alla luce del tramonto e diventano dorati con l’alba, si alternano a piatte piane di sabbia; tra le bizzarre formazioni rocciose, modellate dal vento, spuntano alberi di Mopane o gli “scheletri” imbiancati di strani alberi della gomma e, qua e là, s’intravedono antilopi, kudu, springbok e struzzi. In questa giornata i viaggiatori visiteranno la zona delle pitture rupestri degli antichi boscimanied effettueranno, nel letto del fiume Huab, un safari alla ricerca degli elefanti del deserto. L’incontro con gli elefanti non mancherà di emozionare anche il più disincantato dei viaggiatori perché nel nostro immaginario, questi grandi pachidermi appartengono, in Africa, alla savana ed in Asia alla giungla e non alle dune o ai letti asciutti dei fiumi. La giornata si concluderà con la visita al “Damara Living Museum”, dove i viaggiatori avranno l’opportunità di conoscere usi e costumi di questa popolazione di origine Bantu, deportata in questa zona desertica durante gli anni dell’apartheid e dei bantustan. Tra il 1913 ed il 1948 i bianchi sudafricani decisero di deportare le popolazioni nere nelle zone più povere ed impervie del paese; formalmente erano regioni autogovernate, nella realtà erano aride e poverissime “riserve” per le etnie nere, controllate dal governo sudafricano. Pranzo libero e cena nel lodge.

8° giorno – DAMARALAND/SWAKOPMUND (km 340)

Partenza per Swakopmund, costeggiando il massiccio del Brandberg, un altro scorcio incredibile di questo paese dalle mille facce. In prossimità di Swakopmund si costeggerà il National Dorob Park, la striscia di deserto che costeggia l’Oceano e che, a nord, diventa la terrificante “Costa degli Scheletri”, terrore delle navi che ne navigavano le acque. Il cielo limpido e terso del Damaraland cede il passo alla foschia: la sabbia del deserto si mescola all’umidità dell’Oceano, i colori si fanno più cupi, l’aria più fredda. Agli occhi del visitatore si apre una città incredibile: un piccolo angolo, nostalgico, di Baviera assediato dalle sabbie del deserto e sferzato dalle onde dell’Oceano. Una città di colorati edifici coloniali, una piazza dedicata ai caduti della Grande Guerra, chiese, caffè e birrerie.  Ai confini della città, tutte le case sono cinte da mura per difendersi dalla sabbia che tutto può e tutto insidia.  Pomeriggio libero. Si consiglia o il sorvolo delle dune o l’escursione, in 4×4, sulle dune di Sandwich Bay, dove il deserto si tuffa nel mare. A cena consigliamo il ristorante-birreria Brauhaus, nella zona pedonale della città o i ristoranti di pesce The Tug o Jetty 1905, situati sul vecchio pontile.

9° giorno – SWAKOPMUND

Crociera a Walwis Bay per avvistare otarie e delfini (e con qualche fortuna, anche le balene). A dire la verità i delfini di Swakopmund sono meno “tourist friendly” di quelli del Mediterraneo, più schivi, piuttosto che giocare con le barche, preferiscono giocare fra loro; in compenso le foche non disdegnano gli incontri ravvicinati, così come i gabbiani ed i pellicani. A bordo saranno serviti snacks, ostriche e prosecco. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento.

10° giorno – SWAKOPMUND/SESRIEM (km 280)

partenza per il deserto del Namib. Qui il deserto inizia a dipingersi di rosso e la volta stellata si trasforma in un’affascinante distesa di luci. Questa sera i viaggiatori, anche i meno esperti, potranno individuare molte costellazioni e osservare, incantati, la traccia spumosa della Via Lattea. I più fortunati avranno anche la possibilità di avvistare, nei pressi del proprio lodge o campo tendato, orici, gazzelle, springbok o sciacalli in cerca di cibo. Cena nel lodge.

11° giorno – SESRIEM/SOSSUSVLEI/SESRIEM (km 240)

Partenza per Sossuvlei, l’icona naturalistica del paese: dove si trovano le “dune più alte del mondo”. Che siano le dune più alte del mondo è discutibile: si contendono il primato il Sahara e il Badai Jaran, in Cina; ma sicuramente quelle del Namib sono tra le più belle. Tra queste, le più famose sono la duna Elim, vicina all’ingresso del Parco; la duna “45” (a 45 km dal Sesriem Camp) e la più alta chiamata “Big Daddy”. Non privi di fascino anche i due avvallamenti chiamati “Dead Vlei” e “Hidden Vlei” dove svettano verso il cielo le sagome “pietrificate” di alberi millenari. Letteralmente “Dead Vlei” significa “palude morta”, qui in una zona incorniciata da dune altissime (alcune raggiungono i 400 metri di altezza), si trovavano piccole valli bagnate dalle acque del fiume Tsauchab; a seguito del movimento delle dune, il fiume (circa 900 anni fa) cambiò il suo corso, lasciando le valli completamente aride ed i loro alberi di acacia vennero “marmorizzati” dal sole e dalla siccità. Cena nel lodge.

12° giorno – SESRIEM/DESERTO DEL KALAHARI/MARIENTAL (Km 350)

Partenza per Mariental, costeggiando il confine del deserto del Kalahari che con i suoi 930000 km2 di superficie è il sesto deserto più grande del mondo. Qui la Namibia ci riserva un’altra sorpresa: a Mariental appare, all’improvviso, la sola “oasi” di verde dall’inizio del viaggio: è quella formata dalle acque del Fish River e dalla sua diga. Ma la striscia di verde è sottile come un respiro e subito dopo questa piccola cittadina ricomincia il deserto con i suoi vasti spazi. Nel pomeriggio, ultimo fotosafari nella riserva del lodge.Cena e pernottamento.

13° giorno – MARIENTAL/WINDHOEK/JOHANNESBURG (Km 350)

Rientro a Windhoek e partenza per Johannesburg. Trasferimento in albergo. Cena libera

 

Estensione alle Mauritius

5  notti in mezza pensione

 

14° giorno – JOHANNESBURG/MAURITIUS

Partenza per Mauritius. Arrivo e trasferimento in albergo.

 

15°/16°/17° e 18° giorno – MAURITIUS

Giornate dedicate alle attività balneari e alla scoperta dei luoghi di interesse di questa bellissima isola vulcanica di cui Mark Twain scrisse: “Dio creò Mauritius e poi il Paradiso Terrestre”. Un’isola relativamente piccola, incorniciata da candide spiagge ed una laguna color turchese. E poi all’interno: crateri vulcanici, cime di basalto, cascate e corsi d’acqua ed una lussureggiante vegetazione.

 

19° giorno – MAURITIUS/ITALIA

Partenza per l’Italia. Pasti e pernottamento a bordo.

 

20° giorno – ARRIVO IN ITALIA

L’arrivo è previsto in giornata.

 

Estensione alle Seychelles

5  notti in mezza pensione

 

14° giorno – JOHANNESBURG/SEYCHELLES

Partenza per Mauritius. Arrivo e trasferimento in albergo.

15°/16°/17° e 18° giorno – SEYCHELLES

Giornate dedicate alle attività balneari e alla scoperta dei luoghi di interesse di questo arcipelago incantato. Più di cento piccole isole punteggiano un mare turchese popolato da tartarughe, delfini e razze. Ed ancora: barriere coralline tra le più belle del mondo, ospitano colorati pesci tropicali e gigantesche “sculture” naturali di granito spuntano dal mare, regalando ai viaggiatori scenari spettacolari.

19° giorno – SEYCHELLES/ITALIA

Partenza per l’Italia. Pasti e pernottamento a bordo.

20° giorno – ARRIVO IN ITALIA

L’arrivo è previsto in giornata.

Quote  su richiesta a partire da:

€ 4.600,00 per soggiorno mare alle Mauritius

€ 5,400,00 per soggiorno mare alle Seychelles

Periodo migliore :

Il periodo migliore è da maggio ad ottobre. D'estate, da novembre ad aprile, fa caldo. La stagione delle piogge è tra febbraio e marzo, a volte anche da novembre a dicembre.

 Capricci:

Prenotare una suite al Mowani Mountain Lodge nel Damaraland; Sorvolare, in aereo,  le dune del National Doro Park; Concedersi un giro in mongolfiera sul deserto del Namib o regalarsi un diamante, una tormalina verde o rosa o un meraviglioso topazio.