Iraq – 11 giorni
Baghdad - Karbala - Nassiriya - Bassora
"Sappi, o re felice e fortunato, che al tempo del Califfo Harun al-Rashid, signore di Baghdad, la città della pace, essa era una metropoli ricca e popolosa, centro del commercio e della cultura, dove si radunavano sapienti, poeti, mercanti e artisti da ogni angolo della terra. Le sue strade brulicavano di vita, i suoi palazzi sfavillavano di marmo e oro, e il Tigri scorreva come un nastro d'argento carico di navi."
(Da Le Mille e Una Notte)
1° giorno – Italia/Baghdad
Partenza con volo di linea per Baghdad. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno – Baghdad
Arrivo a Baghdad e trasferimento in albergo. Ricordiamo che la città di Baghdad venne fondata nel 762 come nuova capitale, al posto di Damasco, del califfato islamico. Costruita in una posizione strategica, vicino al Tigri, per controllare le rotte commerciali tra Asia ed Europa, la città raggiunse il suo massimo splendore dal 786 al 809, diventando il centro culturale del mondo: attirando matematici, astronomi, medici e filosofi. Nella sua “Casa della Saggezza” (Bayt al-Hikma) venivano tradotte opere indiane, persiane e greche. La città era inoltre un centro cosmopolita, ospitando comunità̀ arabe, cristiane, persiane ed ebree. Baghdad iniziò il suo declino con l’invasione dei mongoli, nella metà del 1200. Prima della II guerra del Golfo, nel 2003 e l’invasione degli Stati Uniti e dell’Inghilterra, il paese, insieme alla Libia e alla Siria, era tra i paesi più̀ avanzati dell’area, rischiando, da allora, di diventare, invece, un paese lacerato da lotte intestine ed intrighi di mercenari stranieri.
3° giorno – Baghdad
Visita a Piazza della Liberazione, una delle piazze principali di Baghdad; questa piazza ha svolto un ruolo importante in alcune delle rivoluzioni, marce e rivolte che hanno avuto luogo nella città. Poi i viaggiatori effettueranno una breve gita in barca sul fiume Tigri e attraverseranno il fiume in direzione di Via Al-Mutanabbi, famosa per le sue botteghe e bancarelle di libri antichi e moderni. Un’altra sosta sarà effettuata ad Al-Qishla, uno degli edifici storici di Baghdad, situato nell’ edificio della scuola Al-Muwaffaqia. La sua costruzione risale alla seconda metà del XIX secolo d.C., durante l’era ottomana. Visita al Palazzo Abbaside noto come “Palazzo del Portale d’Oro” (Qaṣr al-Bāb al-Dhahab) o Palazzo dell’Eterno, era la residenza ufficiale dei califfi nel centro circolare di Baghdad. Simbolo del potere e dello splendore dell’Islam classico, era sormontato da una cupola verde e affiancato dalla Grande Moschea. I suoi cortili, giardini e sale di rappresentanza, riccamente decorati, ospitavano la corte e le cerimonie di stato, incarnando l’apogeo della civiltà abbaside nell’VIII-IX secolo. Successivamente, visita al vecchio bazaar e piacevole sosta ad Al-shabander, uno dei caffè più antichi e famosi di Baghdad. Visita al Monumento ai Martiri (visita esterna) e al Santuario dell’Imam Khadim, importante meta di pellegrinaggio, noto per le sue cupole dorate.
4° giorno – Baghdad (Esc. a Dur-Kurigalzu e Ctesifonte)
Visita al Museo Nazionale, il principale museo archeologico del Paese che custodisce una vasta collezione di reperti provenienti dalle civiltà mesopotamica, babilonese, assira e islamica. Questo Museo va riconfermato, in quanto la sua apertura è, spesso, discontinua. Successivamente visita a Dur-Kurigalzu, un’antica città risalente al periodo cassita (circa XIV-XIII secolo a.C.). La città prende il nome dal re cassita Kurigalzu e fu capitale reale e importante centro amministrativo e religioso. Successivamente visita a Ctesifonte che fu la capitale dell’ Impero Partico e successivamente dell’Impero Sasanide; situata sulle rive del fiume Tigri, era una delle città più grandi e influenti del mondo antico. La città è famosa soprattutto per il Taq Kasra, un imponente arco a volta che rimane uno dei più grandi archi in mattoni – a campata unica – mai costruiti. Rientro a Baghdad e visita ad Al-Kadhimiya, uno dei quartieri più importanti della capitale, all’interessante mercato notturno e al santuario sacro di Al Kadhimiya. Pernottamento a Baghdad.
5° giorno – Baghdad/Samarra/Hatra/Mosul (km 380)
Partenza per Mosul. Lungo il tragitto sosta alle rovine di Samarra, patrimonio UNESCO, sulle quali troneggia la Grande Moschea con il suo minareto a spirale. Lo stupefacente minareto a spirale “Malwiya”, alto 52 metri, è a forma di cono con una rampa elicoidale. Il minareto ispirò architetture successive in tutto il mondo islamico. La città venne fondata nell’836 d.C. dal califfo abbaside al-Mu’tasim e divenne capitale dell’impero islamico per quasi 60 anni. Un’altra sosta, di grande suggestione, sarà effettuata alle rovine della città di Hatra, altro patrimonio UNESCO. Hatra fu una potente città-stato araba fortificata, fiorita tra il III secolo a.C. e il III secolo d.C. come centro carovaniero e capitale del primo Regno arabo. Celebre per aver resistito agli assedi dei Romani (nel 116 e 198 d.C.) e dei Sasanidi, fu infine distrutta da questi ultimi attorno al 241 d.C. Le sue imponenti rovine rivelano un sincretismo architettonico unico, con templi ellenistici e romani dedicati a divinità mesopotamiche, arabe e greche, circondati da possenti mura circolari con oltre 160 torri. Uno stile che per la sua commistione artistica potrebbe essere accostato a quello, quasi contemporaneo, dell’arte del Gandhara in Asia.
6° giorno – Mosul/Ninive/Baghdad (km 400)
Visita alle rovine dell’antica Ninive che si trovano oggi sulla riva orientale del fiume Tigri, nell’odierna città di Mosul. Delle antiche strutture, visibili soprattutto nei tell (colline archeologiche) di Kuyunjik e Nebi Yunus, si possono osservare (ed immaginare): le fondamenta e i resti delle mura cittadine e delle porte monumentali (come la Porta di Nergal). I reperti più importanti sono conservati al Museo di Mosul (riaperto parzialmente) e in istituzioni internazionali come il British Museum. In generale occorre ricordare che in tutta la Mesopotamia l’uso massiccio dell’argilla nelle costruzioni era una scelta obbligata, dettata dall’ambiente. La Mesopotamia (terra “tra i fiumi” Tigri ed Eufrate) è una pianura alluvionale. Le sue risorse naturali principali erano: l’argilla (in quantità pressoché illimitata, depositata dai fiumi), la paglia (derivante dalla coltivazione di cereali (orzo, grano) e l’acqua dei fiumi. Mancavano totalmente le pietre da costruzione ed il legname di qualità. L’argilla era quindi l’unico materiale da costruzione disponibile in massa, a costo zero di estrazione ma, ovviamente, un materiale assai più deteriorabile di altri più resistenti.
La leggendaria Ninive, una delle città più̀ grandi e potenti dell’antichità̀ (arrivò ad ospitare 500.000 persone) fu capitale dell’impero assiro (IX-VII secolo a.C.). La sua storia si intreccia con leggende bibliche, conquiste militari e un drammatico declino. Nell’età̀ del bronzo compare nei testi sumeri come centro del culto della dea Ishtar. Famosa per la sua Biblioteca reale, creata dal Re Assurbanipal (668-627 a.C); per le sue mura imponenti e per il suo “modernissimo” acquedotto. Venne saccheggiata e data alle fiamme nel 612 a.C dagli eserciti Babilonesi e Medi. Tra il 2014 ed il 2017 il sito archeologico venne in gran parte distrutto dall’ISIS. Ricordiamo che Mosul fu l’epicentro dell’ISIS dal 2014 al 2017, nel luglio 2014, Abu Bakr al-Baghdadi proclamò, da Mosul, la nascita del “Califfato”, rendendo la città la capitale de facto dell’ISIS in Iraq . La città venne liberata nel 2017 ma fu ferocemente deturpata e sfigurata così come le rovine di Ninive. Successivamente, rientro a Baghdad.
7° giorno – Baghdad/Babilonia/Karbala (km 110)
Questa giornata è dedicata alle due anime più iconiche e storicamente conosciute del paese: Babilonia e la città santa di Karbala. La prima è menzionata anche nella Bibbia, la seconda rappresenta per gli sciiti il luogo del martirio più sacro e simbolico, dove nel 680 d.C. l’Imam Hussain, nipote del Profeta Maometto, fu ucciso insieme ai suoi seguaci ed apostoli. Questo evento (Ashura) incarna l’eterna lotta tra giustizia e oppressione, diventando il fondamento identitario e teologico della fede sciita. Il santuario di Hussain a Karbala è quindi la meta di pellegrinaggio più venerata dagli sciti, simbolo di sacrificio, resistenza e redenzione spirituale. Rappresenta il cuore spirituale, storico e emotivo dell’identità sciita, ma non sostituisce l’”Hajj” (il pellegrinaggio alla Mecca). Babilonia fu un’antica e potente città-stato della Mesopotamia, apogeo sotto Hammurabi (XVIII sec. a.C.) e soprattutto Nabucodonosor II (VI sec. a.C.). Fu il centro di un vasto impero e simbolo di grandezza architettonica (i Giardini Pensili, una delle Sette Meraviglie dell’antichità) e di sapere scientifico (astronomia, matematica). La sua reputazione è stata macchiata dai numerosi riferimenti negativi presenti nella Bibbia, a cominciare dalla Genesi 11:1-9 e dalla storia della Torre di Babele, associata alla Ziggurat di Babilonia per non parlare dell’ Apocalisse di Giovanni. Patrimonio UNESCO, la città venne danneggiata dalle truppe americane. Delle sue rovine rimane poco, ma invariata rimane la potenza del suo glorioso passato e del suo mito. Successivamente sarà visitato Il Palazzo di Saddam, oggi museo, arroccato sulla cima di Babilonia. La giornata si concluderà con l’arrivo a Karbala e la visita al santuario dell’Imam Abbas.
8° giorno – Karbala/Uruk/Ur/Nassiriya (km 285)
Partenza per Nassiriya. Lungo il trasferimento sarà effettuata la visita all’antica città di Uruk (non visitabile nei giorni di pioggia), una delle città più̀ potenti dell’antica Mesopotamia. intimamente legata all’epopea di Gilgamesh. Successivamente visita alle rovine dell’antichissima Ur, presunta patria di Adamo (genesi 11:31). Ur fu una delle più̀ importanti città-stato sumere, il cui apogeo economico e culturale si colloca tra il IV e il II millennio a.C., uno dei primi centri urbani della storia. Ur è famosa per il suo ziggurat e per i ricchissimi tesori delle tombe reali. La città venne definitivamente abbandonata nel IV secolo a.C., probabilmente a causa dei cambiamenti climatici e dell’opera dell’uomo sul fiume Tigri che spesso cambiava il suo corso in seguito alle inondazioni e ai terremoti. Lo zigurat di Ur, dedicato al Dio della Luna “Sin” venne scoperto da Leonard Wolley negli anni ’20. Questo tempio a gradoni, originariamente alto 30 metri, venne costruito con mattoni di fango e rivestito di mattoni cotti.
9° giorno – Nassiriya/Al-Qurnah/Al-Multaka/Bassora (km 280)
Partenza per Al-Qurnah, città storica dell’Iraq meridionale, situata a circa 74 km a nord-ovest di Bassora, alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate – dove si uniscono per formare lo Shatt al-Arab. Qui si trova “l’albero di Qurnah”, un gelso morto, creduto “l’albero della conoscenza” della Genesi. L’albero del profeta Adamo, luogo santo per cristiani ed ebrei. In seguito, trasferimento a Al-Multaka alla scoperta delle famose paludi del paese; note anche come Ahwar, uno degli ecosistemi palustri unici al mondo, dove i fiumi Tigri ed Eufrate si fondono. Queste paludi hanno ospitato gli Arabi delle Paludi (Maʻdān o Arab al-Ahwar)) per oltre 5.000 anni e sono considerate, da alcuni, l’ispirazione per il biblico Giardino dell’Eden. Gli “Arabi delle Paludi” sono un gruppo etnico e culturale eredi delle antiche tribù arabe che si erano adattate alla vita nelle paludi. Erano noti per le loro case galleggianti (chiamate mudhif), costruite con canne intrecciate. Nel 2016, l’UNESCO ha dichiarato le Paludi Mesopotamiche Patrimonio dell’Umanità̀, riconoscendo anche la cultura unica degli Arab al-Ahwar . Le Ahwar ospitano bufali d’acqua, uccelli migratori e specie rare come la cannaiola di Bassora ed un tempo erano una tappa importante delle rotte migratorie degli uccelli tra la Siberia e l’Africa. Qui i viaggiatori effettueranno una escursione a bordo delle vecchie imbarcazioni tradizionali chiamate “shakhtura”. All’interno di una casa del posto, i viaggiatori potranno assaggiare il famoso masgouf (pesce grigliato utilizzando canne invece di legno, canne chiamate “almutheef”).
10° giorno – Bassora
Ricordiamo che la città di Bassora (Basra) ha una lunga storia, nasce nel 636 d.C come accampamento militare. Venne, poi, conquistata dagli abbasidi, dai mongoli e dagli ottomani; questi ultimi la dominarono praticamente fino alla I guerra mondiale. La città fu un importante crocevia di culture arabe, persiane e mesopotamiche. La giornata inizierà con la visita al Museo di Bassora (chiuso il venerdì̀ e il sabato). Successivamente, escursione, in barca sullo Shat al Arab, da dove si vede il Palazzo Saddam. Possiamo senza altro dire che questo fiume, che si forma dalla confluenza di due grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate, è la “vena cava”, della città: l’antico fiume scorre per circa 200 chilometri, per infine sfociare nel Golfo Persico. Da qui parte il petrolio iracheno e l’acqua per le terre agricole e le paludi del paese. Successivamente, i viaggiatori, nel centro della città, potranno osservare le “Shanashel”, le antiche case di Bassora con i loro caratteristici balconi in legno. Queste case, che risalgono all’epoca ottomana, venivano abitate dai ricchi mercanti e dalle famiglie più agiate della città. Purtroppo oggi, a causa dell’abbandono dei vecchi quartieri e dallo smodato utilizzo del cemento, sono in un malinconico degrado.
11° giorno – Bassora/Italia
Partenza per l’Italia. Pasti e pernottamento a bordo
12° giorno – Arrivo in Italia
L’arrivo è previsto in giornata.
N.B : possibilità di estendere il viaggio con una o più notti a Dubai o in Baharein
Alberghi previsti o similari:
Baghdad : Noorland Hotel – Karbala : AwladAl Hasan Hotel – Nasiriyah : Somerion Hotel – Mosul : Mashki Gate Hotel – Basra Atlas Hotel
Stagione 2026 – Partenze di gruppo ed individuali su richiesta
Partenze di gruppo
16 ottobre
13 novembre
26 dicembre
Minimo 10 partecipanti
Quota in doppia € 4.350.00 p.p.
Supp. Singola €. 540,00
Partenze individuali su richiesta
Minimo 2 partecipanti
Quota in doppia € 4.680.00 p.p.
Supp. Singola €. 540,00
Le quote comprendono:
Voli da Roma e Milano in classe economica - Sistemazione negli hotels indicati o similari – Trattamento di pensione completa – Tutte le visite, le escursioni e gli ingressi indicati nel programma dettagliato – Assistenza di un accompagnatore-traduttore dall’Italia per le partenze di gruppo – Assistenza di una guida nazionale parlante inglese per tutto il viaggio – crociere sul Tigri, ad Al-Mutaka e sullo Shat al Arab – Assicurazione medico-bagaglio
Le quote non comprendono:
Tasse aeroportuali – Quota di iscrizione € 60,00 p.p. – Spese consolari € 150,00 p.p. - Bevande – Mance – Extra – Assicurazione annullamento – Eventuali stop-over - Quanto non espressamente indicato