Americhe Messico

Messico Capodanno

Capodanno in Messico

Partenza garantita Partenza Speciale Viaggio di Gruppo

"Il Messico è un paese di luce, colori e contrasti. La sua gente è forte, orgogliosa e piena di vita, e la sua storia è un mosaico di sofferenza e bellezza."

(Diego Rivera)


 

1° giorno – 27 dicembre Italia/Città del Messico

Partenza con voli di linea via capitale europea per Città Messico. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno – 28 dicembre Città del Messico

Arrivo a Città del Messico. Partenza alla scoperta di Città del Messico, dove spicca la Plaza de la Constitución o Zócalo, circondata da edifici di grande valore architettonico, artistico e storico; come il Palazzo Nazionale, la Cattedrale Metropolitana e il Grande Tempio Azteco. Si visiteranno i viali principali con i loro monumenti e il Museo Murale Diego Rivera per ammirare la sua opera “Sogno di una domenica pomeriggio nell’Alameda Central”. Proseguiamo con un tour panoramico della Piazza delle Tre Culture, situata a Tlatelolco. Questo era il mercato più importante dell’impero azteco, poiché vi si potevano trovare prodotti di ogni tipo. Trasferimento, dopo la prima colazione, a Teotihuacan, uno dei siti archeologici più importanti e misteriosi del Messico, situato a circa 50 km a nord-est di Città del Messico, nell’altopiano centrale. Il suo nome, che significa “il luogo dove gli dèi sono diventati divini” in nahuatl, è un richiamo alla sua importanza spirituale e storica. Teotihuacan è famosa per le sue imponenti piramidi e per essere stata una delle città più grandi e influenti dell’antico Mesoamerica. Fondata intorno al 200 a.C.  divenne una delle città più grandi e avanzate del continente americano, raggiungendo il suo apice tra il 250 e il 650 d.C. La città era probabilmente un centro cosmopolita, abitata da diverse etnie, e non apparteneva a nessuna delle principali civiltà mesoamericane note (come i Maya o gli Aztechi), il che aggiunge mistero riguardo alla sua origine e alla sua cultura. La città era un centro commerciale, religioso e politico, e influenzò molte altre civiltà mesoamericane. Dopo il suo declino nel VII secolo, la città fu abbandonata, e rimase un sito sacro per gli Aztechi, che la riscoprirono secoli dopo. Attrazioni principali di Teotihuacan sono: la Piramide del Sole,  la struttura più grande ed una delle piramidi più imponenti del mondo. Si erge a circa 65 metri di altezza e ha una base di 225 metri per lato. Secondo alcune teorie, questa piramide fu costruita per adorare il dio del sole, ma la sua funzione esatta è ancora oggetto di discussione. La vista panoramica dalla cima della piramide è mozzafiato e offre una visione completa della città e dei suoi dintorni. Per salire sulla cima, bisogna percorrere circa 250 gradini ripidi. La Piramide della Luna è la seconda piramide più grande di Teotihuacan e si trova all’estremità settentrionale della Avenue of the Dead (Avenida de los Muertos). La piramide ha una forma più conica rispetto alla Piramide del Sole e si crede che fosse dedicata alla divinità lunare o a una divinità femminile. Anche se meno alta della Piramide del Sole, la Piramide della Luna ha un grande valore simbolico ed è parte integrante della struttura rituale della città. La Avenida de los Muertos è il viale principale che attraversa Teotihuacan, e prende il nome dalle grandi piattaforme e templi che si trovano ai lati, spesso associati a cerimonie funebri. Lungo il viale si trovano anche numerosi resti di palazzi e templi, che testimoniano la grandezza della città. La Citadella è un grande complesso situato nella parte meridionale di Teotihuacán, circondato da una grande muraglia. Il cuore della Citadella è il Tempio di Quetzalcoatl, dedicato alla divinità serpente piumato Quetzalcoatl. Il tempio è adornato da sculture di serpenti e altri simboli religiosi. La struttura è anche famosa per i “serpenti piumati” scolpiti in pietra, che rappresentano uno dei motivi iconografici più importanti della città. Teotihuacan non lasciò tracce di un impero centralizzato o di un governo monarchico, ma era una città cosmopolita e ben organizzata, con un sistema economico fiorente, grazie al commercio di beni come il cacao, il cotone e la pietra verde, utilizzata per creare ornamenti e utensili. La società di Teotihuacan era probabilmente strutturata in classi, con una classe dominante che controllava la religione e il commercio, e una classe inferiore che si occupava dell’agricoltura e dell’artigianato. La città aveva un’organizzazione urbanistica sorprendente, con strade larghe, canali per l’acqua e ampie piazze pubbliche. Oltre alla sua importanza storica, ha una grande rilevanza anche per le civiltà che lo seguirono, in particolare per gli Aztechi. Questo sito archeologico testimonia la magnificenza di una civiltà che, purtroppo, rimane avvolta nel mistero riguardo alle sue origini e al suo declino. Le sue straordinarie piramidi e strutture sono una testimonianza della potenza e della sofisticazione della cultura precolombiana del Messico. Rientro a Città del Messico con sosta, lungo il percorso, alla Basilica di Guadalupe uno dei luoghi religiosi più importanti del Messico e una delle chiese più visitate al mondo. Situata a nord di Città del Messico, è un importante centro di pellegrinaggio per milioni di cattolici, ed è anche simbolo di identità nazionale per molti messicani. La basilica è dedicata alla Vergine di Guadalupe, un’apparizione della Madonna che si dice sia avvenuta nel 1531 al contadino indigeno Juan Diego sulle pendici del Tepeyac, una collina vicino a Città del Messico. Secondo la tradizione, la Vergine chiese a Juan Diego di costruire una chiesa sul monte per onorare il suo nome e aiutarla a portare speranza e conforto al popolo messicano, che stava vivendo un periodo di grande sofferenza e cambiamenti. La Basilica Nuova (Basílica de Nuestra Señora de Guadalupe), costruita negli anni ’70, è il cuore del santuario. È famosa per la sua struttura moderna, progettata dall’architetto Pedro Ramírez Vázquez. La chiesa è caratterizzata da un grande tetto circolare a forma di cono, che rappresenta la protezione della Vergine. L’elemento più sacro della basilica è la tilma (un mantello tradizionale) che si dice abbia mostrato l’immagine miracolosa della Vergine di Guadalupe. Questa immagine è visibile a tutti i pellegrini che visitano la basilica. La tilma è conservata in un’urna protetta da un sistema di vetri, così che i visitatori possano ammirarla mentre percorrono il santuario. La Basilica Antica (Basílica Antigua) è la chiesa originale costruita nel XVII secolo. Sebbene sia stata in parte danneggiata da terremoti, la basilica è ancora un luogo di culto e pellegrinaggio. Ha un aspetto più tradizionale rispetto alla Basilica Nuova, con una facciata barocca ornata e interni ricchi di decorazioni religiose. La Basilica di Guadalupe non è solo un luogo di grande importanza religiosa, ma è anche un simbolo della cultura messicana, della sua storia e delle tradizioni indigene. La sua bellezza e la sua spiritualità la rendono una destinazione imperdibile per chiunque visiti Città del Messico. Pasti liberi. Pernottamento.

 3° giorno – 29 dicembre Città del Messico/Tuxtla Gutierrez/SanCristobal de Las Casas (68 Km. ca)

Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto e partenza per Tuxtla Gutierrez. Arrivo e partenza per San Cristobal. Lungo il tragitto sosta per l’escursione in barca al Canyon del Sumidero uno dei luoghi naturali più spettacolari e iconici del Chiapas, situato a pochi chilometri dalla città di Tuxtla Gutierrez, la capitale dello stato. Questo imponente canyon è una delle meraviglie naturali del Messico, un’area protetta che conserva una straordinaria biodiversità. Il canyon ha una profondità che raggiunge i 1.000 metri in alcuni punti e una lunghezza di circa 30 km. Le pareti rocciose sono vertiginose e spesso si stagliano sopra il fiume Grijalva, che attraversa il canyon creando scenari spettacolari. Il fiume che attraversa il canyon è una delle principali attrazioni, e le gite in barca sono un modo popolare per esplorarlo. Il viaggio in barca ti porta lungo il fiume, permettendoti di ammirare le maestose pareti rocciose, le cascate e la vegetazione lussureggiante. Ai vari punti panoramici sopra il canyon, potrai godere di una vista incredibile sulle pareti rocciose che si innalzano, e se sei fortunato, potresti avvistare animali selvatici come scimmie, uccelli e coccodrilli. Il Parco Nazionale è un habitat per una grande varietà di animali, tra cui scimmie urlatrici, coccodrilli, tucani e molti altri uccelli. Le acque del fiume ospitano anche pesci e altre specie acquatiche. La vegetazione del canyon è altrettanto ricca, con una vasta gamma di piante tropicali e arbusti. E’ una destinazione imperdibile per chi visita il Chiapas, grazie alle sue straordinarie formazioni geologiche, alla ricca fauna e flora e alle spettacolari viste panoramiche. La combinazione di natura selvaggia, bellezza scenica e avventure all’aperto lo rende un luogo unico e memorabile. Proseguimento per San Cristobal de Las Casas, nell’alto Chiapas. Questa incantevole cittadina coloniale venne fondata dagli spagnoli nel 1528, il suo nome attuale è legato alla figura del frate Bartolomè de las Casas che denunciò i crimini della colonizzazione nel paese e il sistema dell’encomienda. Arrivo a San Cristobal e sistemazione in albergo. Pernottamento.

4° giorno 30 dicembre San Cristobal (20 Km. ca)

In mattinata visita al vivace e colorato mercato della cittadina, dove gli indigeni della zona si ritrovano per vendere i loro prodotti. In seguito, visita alla Chiesa di Santo Domingo, risalente alla meta del XVI secolo, esempio del sincretismo religioso tra cattolicesimo e credenze pagane. All’interno, in una atmosfera mistica e – a tratti – misteriosa, il viaggiatore si sorprenderà della coesistenza di elementi cristiani con antiche credenze pagane, simbolo della resilienza delle tradizioni indigene. E così nell’aria si respira l’odore del copal (l’incenso dei maya) ed i credenti offrono ai santi offerte di frutta, mais, “pozal” (una bevanda rituale) e perfino Coca Cola, nel mentre recitano preghiere in Tzeltal o Tzotzil. In seguito i viaggiatori entreranno in contatto con le popolazioni indigene visitando le comunità indigene di San Juan de Chamula e Zinacantan. Ricordiamo che il Chiapas, dopo gli accordi NAFTA del 1994, venne occupato all’esercito zapatista che si opponeva agli accordi di libero scambio e rivendicava migliori condizioni di vita per le popolazioni indigene, vessate e sfruttate per secoli. Il movimento, guidato dal Subcomandante Marcos, si ispirava alle antiche tradizioni comunitarie maya combinandole con elementi del marxismo e della teologia della liberazione. Edoardo Galeano, il noto autore del libro “Le vene aperte dell’America Latina” definì l’insurrezione zapatista come la “rivolta dei dannati della Terra” (parafrasando Fanon).Gli abitanti di Chamula, sia uomini che donne, indossano abiti tradizionali. Le donne portano il huipil, una camicia ricamata a mano, e gli uomini indossano camicie bianche con ricami. Le persone del villaggio sono molto orgogliose della loro cultura e mantengono vive molte pratiche ancestrali. Zinacantán è un’altra comunità indigena, molto vicina a San Cristóbal de las Casas, che conserva forti legami con le tradizioni precolombiane. La chiesa di Zinacantàn è nota per la sua bellezza e per l’uso di tessuti tradizionali che decorano l’interno. La chiesa presenta un’atmosfera unica, con fiori freschi e bandiere colorate appese ovunque, che celebrano la connessione con la terra e con le forze spirituali. Come a Chamula, anche qui i riti religiosi sono una fusione di pratiche cristiane e credenze indigene. Gli abitanti di Zinacantán credono che la chiesa e le cerimonie religiose siano il luogo dove il divino e il naturale si incontrano. A Zinacantàn, le donne sono conosciute per i loro magnifici huipiles (camicie ricamate a mano), che sono colorati e decorati con motivi floreali simbolici. Ogni modello e colore ha un significato specifico, che rappresenta l’identità e la cultura della comunità. Le comunità di San Juan Chamula e Zinacantan ti offrono un’autentica finestra sulla cultura e le tradizioni del Chiapas, che sono ancora vive e rispettate dalla popolazione locale. Rientro in albergo e pomeriggio a disposizione. Pasti liberi. Pernottamento.

 5° giorno 31 dicembre San Cristobal/Agua Azul/Palenque (190 Km. ca)

Prima colazione americana. Trasferimento per Palenque. Lungo il tragitto sosta alle cascate di Agua Azul, uno dei luoghi naturali più belli e spettacolari del paese. Queste cascate prendono il nome dall’intenso colore blu turchese dell’acqua, causato dalla presenza di minerali nel fiume, che crea una vista mozzafiato circondata dalla lussureggiante foresta tropicale. Un sistema di cascate che si sviluppa per diversi chilometri lungo il fiume Shumuljá. Arrivo sistemazione in Albergo. Pasti liberi. Pernottamento.

6° giorno 1 gennaio Palenque/Campeche (362 Km. ca)

Visita alla città sacra dei Maya; uno dei complessi archeologici più importanti del mondo. Se Tikal, in Guatemala, ha il primato della monumentalità, Palenque ha quello della raffinatezza. Gli edifici e i templi sono bellissimi. Una particolare cura fu dedicata, con sofisticati accorgimenti tecnici, agli spazi interni delle costruzioni. Qui potrete ammirare la famosa pietra “dell’astronauta”: un raffinatissimo bassorilievo che, non senza fantasia, fece parlare qualcuno dell’esistenza già conosciuta all’epoca di un mondo extraterrestre. Delle sue numerose rovine ricordiamo: il Palazzo delle Iscrizioni; il Tempio del Sole; il Tempio della Croce e il Tempio della Croce Fogliata. Ricordiamo che Palenque raggiunse il suo massimo splendore nel periodo classico (100-900 d.C). All’epoca copriva un’area di 35 kmq (di cui solo 1 kmq è stato portato alla luce). In seguito proseguimento per Campeche. Arrivo e sistemazione in albergo. Pernottamento.

7° giorno – 2 gennaio Campeche/Uxmal/Merida (170 Km. ca)

Prima colazione americana. Partenza per Merida. Lungo il tragitto sosta per la visita di Uxmal, uno dei più affascinanti esempi della civiltà maya e parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. È noto per la sua architettura in stile Puuc, caratterizzata da decorazioni elaborate, proporzioni eleganti e un’armonia straordinaria con l’ambiente circostante. L’architettura è progettata per riflettere un profondo rapporto con l’astronomia. L’attenzione ai dettagli decorativi e l’uso di simboli legati alla pioggia testimoniano la forte dipendenza dei maya dall’acqua in una regione priva di fiumi o laghi naturali. Tra le molte attrazioni del sito segnaliamo: La Piramide dell’Indovino, la struttura più iconica del sito, alta circa 35 metri. La leggenda narra che fu costruita in una sola notte da un mago. La piramide ha cinque fasi costruttive, visibili nei suoi diversi livelli. Il Quadrilatero delle Monache (Cuadrángulo de las Monjas), un complesso di quattro edifici che circondano un cortile centrale. Le facciate sono riccamente decorate con motivi geometrici, maschere di Chaac e figure simboliche. Probabilmente era un palazzo reale o un centro amministrativo. Il Palazzo del Governatore (Palacio del Gobernador), considerato uno dei capolavori dell’architettura maya. Questo lungo edificio presenta dettagliati bassorilievi, tra cui serpenti intrecciati e maschere di Chaac. Dal suo terrazzo si gode una vista spettacolare del sito. La Casa delle Tartarughe (Casa de las Tortugas), piccolo edificio decorato con sculture di tartarughe, simbolo di fertilità e acqua nella cultura maya. La Grande Piramide, dove puoi salire sulla cima (se consentito al momento della visita) per una vista mozzafiato su Uxmal e sulla vegetazione lussureggiante circostante. Ecc. Arrivo a Merida. Breve visita del centro storico di Merida capitale dello stato dello Yucatán, è un tesoro di architettura coloniale, cultura vibrante e tradizioni locali. È il cuore pulsante della città e un punto di partenza ideale per esplorare la sua storia, gastronomia e arte. Sosta al Plaza Grande (Zócalo) dove si trova la Cattedrale di San Ildefonso una delle cattedrali più antiche delle Americhe, costruita tra il 1561 e il 1598 con pietre provenienti da antiche piramidi maya, il Palacio de Gobierno decorato con murales spettacolari che narrano la storia maya e coloniale della regione, la Casa de Montejo un magnifico esempio di architettura coloniale del XVI secolo, costruita dalla famiglia Montejo, i fondatori della città e molto altro ancora. Pernottamento.

8° giorno – 3 gennaio Merida/Chichen Itza/Cancun/Parigi

Prima colazione in albergo. Partenza per Chichen Itza. Mattinata dedicata alla visita del sito archeologico di Chichen Itza uno dei siti Maya più celebri al mondo e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questa antica città, un tempo uno dei principali centri politici e culturali della civiltà Maya, è famosa per le sue imponenti strutture, il suo simbolismo astronomico e le sue intricate decorazioni. È anche considerata una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo. Principali attrazioni di Chichen Itza: Piramide di Kukulkán (El Castillo). Questa iconica piramide a gradoni è il simbolo di Chichén Itzá. È un calendario tridimensionale: durante gli equinozi, un gioco di luci e ombre crea l’illusione di un serpente piumato che scende lungo la scalinata nord, in onore del dio Kukulkán. Gran Juego de Pelota il campo da gioco della pelota di Chichen Itza è il più grande mai scoperto nella Mesoamerica. È decorato con bassorilievi che raffigurano il gioco rituale, che aveva significati religiosi e cosmologici. Osservatorio (El Caracol) struttura circolare, chiamata “chiocciola” per la sua scala interna a spirale, era utilizzata dagli antichi Maya per osservazioni astronomiche. Cenote Sagrado. Questo cenote, o pozzo sacro, era un luogo di sacrifici e cerimonie. Sono stati trovati nel fondo oggetti in oro, ceramiche e resti umani, testimoni di riti religiosi. Tempio dei Guerrieri e il Gruppo delle Mille Colonne. Una serie di colonne intagliate con immagini di guerrieri che probabilmente sostenevano un antico tetto. È una delle aree più impressionanti del sito. Chichen Itza fu fondata intorno al 600 d.C. e raggiunse il suo apice tra il 900 e il 1200 d.C. Era un importante centro politico, religioso e commerciale, influenzato sia dalla civiltà Maya sia dalla cultura tolteca. Fu abbandonata prima dell’arrivo degli spagnoli, ma restano misteriose le cause esatte del suo declino. Possibilità di sostare presso uno dei vari Cenotes per un’esperienza rinfrescante. Arrivo all’aeroporto di Cancun ed imbarco per il volo di rientro. Pasti e pernottamento a bordo.

9° giorno – 4 gennaio Parigi/Italia

Arrivo a Parigi e proseguimento per l’Italia. L’arrivo è previsto nella giornata.

ALBERGHI PREVISTI O SIMILARI:

Barcelo Mexico Reforma a Città del Messico 5*; Villa Mercedes a San Critobal de Las Casas 4*; Villa Mercedes Palenque a Palenque 4*; Plaza Campeche a Campeche 4*; Hotel Villa Mercedes Mérida a Mérida 5

PARTENZE DI GRUPPO – MINIMO 2 PARTECIPANTI 27 dicembre

 In doppia                                        € 2.400,00 per persona

Supplemento Singola                  €    450,00    

 

La quota comprende:

Voli internazionali e volo interno – Sistemazione negli hotel indicate o similari (check in a partire dalle ore 15.00) – Pasti prime colazioni all’americana e 5 pranzi – Trasferimenti come da programma – Ingressi – Guide in lingua italiana-spagnola o italiana-francese o italiana-inglese dal 1° al 3° giorno e dal 3° al 8° giorno – Facchinaggio in hotel – Assicurazione medico-bagaglio.

 

 

La quota non comprende:

Tasse aeroportuali (euro 500 suscettibili di variazioni) – Quota di iscrizione € 60,00 per persona – Mance per le guide ed autisti – Extra – Spese personali – Pasti non indicati e bevande durante i pasti – Tasse di soggiorno – Assicurazione contro l’annullamento – Quanto non espressamente indicato.