Estremo Oriente Mongolia

Transiberiana – Kubilai Khan 14 giorni

programmazione sospesa

Quote su richiesta

Certo in tali vastità sconfinate non ci vogliamo perdere, ma volgere la nostra attenzione al suolo ampio e disteso,congiunto fra tanti paesi. Là vediamo le grandi distanze della terra percorse da nomadi.
(J. W. Goethe)


1° giorno – ITALIA/PECHINO

Partenza con volo di linea per Pechino. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno – PECHINO/ULAN BAATOR

Arrivo e proseguimento per Ulan Baator. Ricordiamo che Ulan Baator è la capitale della Repubblica Popolare di Mongolia, conosciuta anche come “Mongolia Esterna” o “Alta Asia”; poiché la maggior parte della regione è posta sopra i 1.580 mt. Altopiani stepposi e montagne, più o meno elevate, caratterizzano l’intera regione. La Repubblica Popolare di Mongolia è abitata per circa i suoi 3/4 da Mongoli Chalcha e minoranze russe, kazake e cinesi. La città di Ulan Baator fu fondata nel XVIII secolo, ai piedi del Monastero Gandan, già antica tappa delle carovane sulla “Via del tè”. Dopo l’arrivo sarà visitato il Museo d’Inverno, antica residenza dell’ultimo re mongolo VIII Bodg Khaan ed il Museo di Storia naturale, il cui interesse è sopratutto legato alla sezione paleontologica dove sono custoditi scheletri di dinosauro d’eccezionale valore. Pernottamento in albergo.

3° giorno – ULAAN BATOR/ GOBI/BAYANZAG (km 250)

Trasferimento all’aeroporto e partenza per il deserto del Gobi, dove si trova il famoso “Deserto dei Dinosauri”, una depressione di circa 2000 chilometri da est ad ovest e di un migliaio da nord a sud. In questa parte della Mongolia l’orizzonte appare come frastagliato dalle burkane; le dune – ora chiare, ora nere, si stagliano contro il cielo turchino. Qui sarà possibile visitare la zona delle dune di sabbia e avvicinare le fiere popolazioni locali, tradizionalmente allevatori di cammelli e di cavalli. In seguito, partenza per la zona delle “rupi fiammeggianti”, una parte del deserto scoperta dall’esploratore Roy Chapman nel 1923 che si caratterizza per il colore rossastro delle sue pietre. Questo è uno dei posti dove sono stati trovati i primi fossili, scheletri e uova, di dinosauro. Inoltre in quest’area si ammireranno le uniche piante presenti nel Gobi (saxual). Pernottamento in ger, in campo-base.

4° giorno – GOBI/VALLE DI YOL (km 150)

Sveglia, di buon mattino, per ammirare i colori dell’alba nel Gobi. Rientro in albergo per la colazione. In seguito, partenza per il Parco Naturale di Gobi Gurvansaikhan, dove si trova la spettacolare Valle di Yol o “Valle delle aquile”. Qui si apre una gola di 2500 metri d’altezza nella quale riposano ghiacciai perenni; il cielo turchino, sopra la valle, è disegnato dai voli di maestose aquile, falchi e grifoni. Pernottamento in ger, in campo-base

5° giorno – GOBI/ULAAN BATOR

Rientro in aereo ad Ulan Baator. Nel pomeriggio, visita al monastero buddhista di Gandantegchenl e al museo del folklore. Cena in ristorante tipico. Pernottamento in albergo

6° giorno – ULAAN BATOR/KARAKORUM (km 370+20 km di pista)

Partenza per Karakorum, il cui nome significa “anello nero”. Karakorum che è stata la capitale dell’impero più vasto della storia. Dopo l’arrivo, visita al monastero d’Erdene Zuu, costruito con i resti delle rovine dell’antica Karakorum. Quest’ultima fu capitale dell’impero mongolo per circa 40 anni, fino a quando Kubilai Khan la spostò a Pechino. Il nome del monastero significa “luogo prezioso” e fu costruito nel 1500; nacque come Monastero-Fortezza, un “grande cerchio” di concezione sciamanica più che buddhista. Pernottamento in ger, in campo-base.

7° giorno – KARAKORUM/ULAN BAATOR (km 100+20 di pista)

Rientro ad Ulan Baator. Nel pomeriggio visita al Museo di Zanabazar. Pernottamento in albergo.

8° giorno – ULAN BAATOR (esc a TEREJLI)

Partenza per Terejli, un sito pittoresco sui monti Khentil, ricco di rocce dalle forme bizzarre, grotte e fiumi dalle pure acque cristalline. La strada corre attraverso la Valle di Tula a circa 1200 metri d’altitudine. Suggestive praterie tappezzate di assenzio dall’intenso profumo e ricoperte di vivaci fiori selvatici; il limpido cielo, l’aria tersa e secca, il silenzio che avvolge l’insolito ambiente suscitano l’eco delle parole di Marco Polo “ (…) quando l’uomo si parte da questa provincia, va dieci giorni tra greco e levante e in tutto questo non si trova abitazione”.

9° – 12° giorno – ULAN BAATOR/TRANSIBERIANA

Trasferimento alla stazione ferroviaria ed imbarco sulla Transiberiana. Durante il percorso, il treno effettuerà circa 40 fermate con soste dai 10 ai 20 minuti. Le fermate più importanti sono quelle di Ulan Ude, Irkutsk, Krasnojarsk, Novorsibirsk, Omsk ed infine Mosca. Si costeggerà il Lago Baikal, il più profondo del mondo, che si estende su una depressione tettonica simile a quella d’alcuni grandi Laghi dell’Africa Orientale. Copre un’area di circa 31.500 kmq (l’intero Belgio) e contiene tanta acqua quanta quella dell’intero Mare Baltico. Anche la cornice paesaggistica intorno al Lago è di grande interesse: circondato com’’è dalla taiga siberiana. Si proseguirà con soste a Novosibirsk e Omsk, sul fiume Irtys nel bassopiano siberiano. L’ultimo tratto della Transiberiana si svolgerà attraverso la zona degli Urali. Gli Urali sono una catena montuosa che si allunga dal Mar Glaciale Artico al Mar Caspio, per oltre 2000 km, separando la parte europea dell’ex Unione Sovietica dalla sua parte orientale. La regione è abitata dalla popolazione dei “Mari”, prima della Rivoluzione del ’17 conosciuti, in Occidente, come “Ceremissi”. E sempre in questa regione erano reclutati i famosi e coraggiosissimi “cosacchi”.

13° giorno – ARRIVO A MOSCA

Arrivo a Mosca e trasferimento in città. Pomeriggio dedicato al riposo.

14° giorno – MOSCA/ITALIA

Intera mattinata dedicata alle visite ai luoghi d’interesse della città. Nel pomeriggio, partenza per l’Italia. L’arrivo è previsto nella serata.

ALBERGHI

Bayangol hotel ad Ulan Baator Novotel a Mosca Yurte 2 posti in Mongolia Cuccette 4 posti in treno

 

STAGIONE TURISTICA 2016/17

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