Eritrea

ERITREA

All'ombra dei Sicomori

Partenza Speciale

Viaggio-Studio diretto dal Prof. Aldo Ferrari


1° Giorno – 19 gennaio  – ROMA/ADDIS ABEBA

Partenza con volo ET per Addis Abeba delle ore 22.40. Cena e pernottamento a bordo.

2° Giorno – 20 gennaio – ADDIS ABEBA/ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Arrivo alle ore 07.10. Alle ore 09.50 proseguimento per Asmara. Arrivo alle ore 11.15 ed incontro con la guida. Visita panoramica della città. Sistemazione all’Asmara Palace hotel. Cena e pernottamento.

3° Giorno – 21 gennaio – ASMARA/KEREN

Trattamento di mezza pensione

Se disponibile, in mattinata escursione in treno a bordo della mitica “littorina” o del treno trainato dalle locomotive a vapore Mallet dei tempi coloniali. (escursione facoltativa e a pagamento, soggetta a disponibilità).Si avrà la rara opportunità di percorrere una delle più ardite ferrovie al mondo, la cui costruzione risale al 1897, a bordo di treni che risalgono ai tempi delle colonie, ancora efficienti grazie ad una “amorosa” manutenzione. Si percorrerà il tratto Asmara-Arbaroba, circa 18km, uno dei tratti più suggestivi e panoramici dell’intero itinerario. Nel pomeriggio partenza per Keren, (Km 94) a 1.392 Mt. di altezza, crocevia tra l’altopiano e la pianura e nota per le sue lavorazioni in filigrana d’argento, con diverse soste lungo il percorso e arrivo nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento. Hotel Sarina o similare.

4° Giorno – 22 gennaio – KEREN/ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Storicamente conosciuta come «Sanhit», Keren è la seconda città più grande dell’Eritrea. Con il suo nome che si traduce in ‘altopiano’ questa bella città si trova a oltre 1300 metri sul livello del mare, affacciandosi su un terreno montagnoso. I visitatori di questa affascinante città possono vagare per le strade vivaci, ammirando il patrimonio coloniale  e la bellezza delle chiese. Un tempo luogo di numerose battaglie, tra le quali quella tra inglesi e italiani nel 1941, Keren vanta una ricca storia bellica che può essere esplorata con una visita al Forte Tigu del XIX secolo, al cimitero britannico e a quello italiano. Inoltre, i viaggiatori possono visitare l’iconica Ferrovia Eritrea, le rovine del vecchio Palazzo Imperiale, il vivace mercato dei prodotti del fine settimana e la bellissima tenuta di Elabered, famosa per la sua terra fertile e le fiorenti orchidee. Oggi a Keren c’è il mercato del bestiame, e quindi un crocevia che attira tutti gli abitanti delle zone circostanti la città. Dedicheremo la giornata a visitare la città ed il suo mercato. Sosta al Santuario della Madonna del Baobab, legato ad una storia miracolosa che salvò la vita ad alcuni militari italiani. Visita ai cimiteri di guerra in cui sono sepolti soldati italiani e ascari (gli indigeni eritrei che combattevano a fianco alle nostre truppe) e a quello britannico. Se possibile, sosta a Elabered per la visita alla “concessione De Nadai”. Qui venne realizzato dai coloni italiani un efficiente sistema di dighe, ancora oggi funzionante, che permette di coltivare ortaggi e frutta e di allevare animali in stalle modello. Lungo il fiume si vedono grandi alberi di mango. Rientro ad Asmara. Cena e pernottamento.

5° Giorno – 23 gennaio – ASMARA (Esc a Kohaito)

Trattamento di mezza pensione

Dopo colazione partenza per Decamerè, in direzione sud, con i fuoristrada 4×4. A Decamerè una breve passeggiata ci farà conoscere il centro, con le case in stile italiano dei primi del ‘900, ed il mercato locale: quello coperto per le varie mercanzie e i generi alimentari, quello degli animali all’aperto. Dalla città si sviluppa la strada che da Decamerè porta a Nefasit, che fu costruita dagli italiani in soli 7 mesi, attraversando la famosa Piana D’Ala e creando una strada che raggiungeva l’Etiopia senza transitare da Asmara. Continuazione per Saganeiti dove si osserveranno i maestosi alberi di sicomoro, i più grandi del paese, alcuni vecchi anche di 300 anni, in quella che è detta la “Valle dei Sicomori”. Il più bello è riprodotto su una banconota del Paese. Sosta ad Adi Keyh. Arrivo a Senafè e Kohaito, dove si ergono le rovine delle antiche città axumite di Metara e di Coloe. Rientro ad Asmara in serata. Cena e pernottamento.

6° Giorno – 24 gennaio – ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Intera giornata dedicata alle visite ad Asmara, capitale del paese, che conserva una chiara impronta del periodo coloniale italiano, negli edifici e nell’arte; ma oltre alle sue notevoli opere architettoniche e giardini perennemente fioriti, questa città è intimamente segnata dall’impronta lasciata dagli italiani nelle abitudini degli abitanti. Visitare Asmara è un viaggio a ritroso nel tempo, in un passato che un po’ è anche nostro perché appartiene ai ricordi dei nostri genitori, perché l’abbiamo studiato sui libri di storia e ripetutamente visto nei documentari alla televisione. La città ha accolto praticamente tutti gli stili del primo scorcio del Novecento diventando la città Modernista d’Africa per eccellenza. Una specie di foglio bianco dove gli architetti italiani del ventennio fascista, lontani da vincoli e costrizioni della madre patria, poterono disegnare la città dell’utopia. Un luogo dove cimentarsi con i più diversi stili architettonici in voga nei primi decenni del secolo scorso in Europa. Asmara possiede alcune tra le più avanzate architetture degli anni ’30.  Da vedere  la stazione di servizio “Fiat Tagliero”, l’Agenzia Lancia (Asmara Soap Factory), la Casa del Fascio (Ministero dell’Educazione), il cinema Impero, il cinema Augustus (Capitol), il Cinema Excelsior (Roma), il palazzo Mutton (supermercato Vikianos), la piazza e gli edifici del mercato. Si visiterà il Palazzo Imperiale, in Viale Liberation Avenue. Oggi palazzo del Governo, ospitava fino a pochi anni fa il Museo Nazionale. Era stato costruito da Ferdinando Martini, il primo governatore civile italiano dell’Eritrea, nel 1897, per essere il Palazzo del Governatore. Con il suo frontone sorretto da colonne corinzie e interni spaziosi, è considerato uno degli edifici in stile neoclassico più belli dell’Africa. Molto curati sono i suoi giardini interni e quello antistante. Non mancherà di affascinare anche la visita del Teatro dell’Opera, costruito nel 1918 dall’architetto Cavagnari. È un bellissimo esempio di architettura eclettica, conserva un interno delizioso a quattro piani di palchi e uno spettacolare soffitto  affrescato da Saverio Fresa con scene di danza tra il neoclassico e l’art nouveau. Un tempo vi si esibivano famose compagnie, come quella di Renato Rascel o di Renato Carosone. La Cattedrale Cattolica di Santa Maria, consacrata nel 1923, è ritenuta una delle più belle chiese in stile romanico lombardo al di fuori dell’Italia.  Le campane si confondono con la voce dei muezzin che riecheggia dagli altoparlanti dei minareti e con le preghiere dei monaci ortodossi a testimonianza dell’atmosfera multireligiosa tipica delle grandi città orientali. Si visiterà anche la Cattedrale Copta ‘Nda Mariam,  costruita nel 1938, che fonde in maniera molto originale l’architettura italiana con elementi locali. a.   Infine, si visiterà a Grande Moschea,ultimata nel 1938 da Guido Ferrazza. Questo grandioso complesso coniuga elementi razionalistici, classici e islamici. Cena e pernottamento.

7° Giorno – 25 gennaio – ASMARA/MASSAWA

Trattamento di mezza pensione

Prima colazione e partenza per Massawa. (2400 metri circa di dislivello con Asmara in poco più di 100 km di strada), se possibile lungo la panoramica delle Pendici orientali. Questa strada recentemente riaperta al traffico ripercorre una delle prime direttrici usate alla fine dell’800 per raggiungere l’altopiano. I diari dei primi esploratori raccontano delle difficoltà dell’aprirsi la strada a colpi di machete, e della ricchezza della caccia di questa area. Oggi, a distanza di un secolo, potrete constatare i danni prodotti dalla guerra, dalla siccità e vedere i primi tentativi di riforestazione.  Se non sarà possibile percorrere questa direttrice, useremo quella classica: la “Strada degli Italiani”, perché agli Italiani si deve l’ammodernamento a partire dal 1936, della principale arteria stradale del paese che è un capolavoro d’ingegneria civile. Non è l’unico, basti pensare alla ferrovia che ancor oggi corre, in più punti, parallela alla strada, e alla teleferica costruita per il trasporto delle merci dal porto di Massaua ad Asmara, la più grande mai creata al mondo, purtroppo smantellata dagli Inglesi. La strada saliva dai 1.220 metri di Keren ai 2.356 di Asmara per poi scendere, in appena 115 chilometri, fino alla città portuale di Massaua. Lungo la strada si incontreranno le cittadine di Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto ed infine Dongollo Basso famosa per le sue acque minerali. Sosta a Dogali per visitare il Monumento che commemora i morti nella battaglia del 1887 tra i soldati italiani e quelli etiopi. All’ingresso di Massawa visita del cimitero italiano. Finalmente arriviamo in vista del mare! Le due attraenti isole che formano Massawa si chiamano Taulud e Massawa, e sono collegate alla terraferma tramite dei terrapieni che fungono da ponti. Pranzo lungo la strada in un ristorantino locale. Visita della città di Massawa. Pernottamento a Massawa, Grand Hotel Dahlak o similare.

8° e 9° Giorno – 26 e 27 gennaio – MASSAWA/ISOLE DAHLAK

Trattamento di pensione completa

Partenza in barca a motore privata alla scoperta delle “perle del Mar Rosso, le 200 isole che appartengono all’arcipelago delle Dahlak. Si visiteranno alcune delle isole di questo arcipelago incantato (le isole di Durgaam o Durghella  o Dhalak  Kebirs, su autorizzazione delle autorità locali). Pernottamento in tenda. Pensione completa. 2 Pernottamenti in tenda in campo tendato mobile con bagno tendato non privato (stile “ bush-WC da campo con seduta). Acqua dolce per le abluzioni limitata. Pasti essenziali. Estensione non adatta a tutti

Il gruppo avrà a disposizione una barca, le attrezzature da campeggio e godranno di un trattamento di All inclusive. Il campo è pre-allestito se i partecipanti sono più di 8, mentre viene allestito dopo l’arrivo se i partecipanti sono meno di 8. Il campo rimane fisso su una delle piu belle isole, scelte sia per la disponibilità di spiagge e barriera corallina, che quella di un buon posto dove preparare il campo. Ogni giorno farete un’escursione per visitare una o due isole differenti. L’organizzazione fornisce ampie e confortevoli tende ad igloo (dimensioni mt 2,5×2,5×1,8H or mt. 3x3x2,2H), ogni tenda è provvista di zanzariere, pavimento isolante, finestre per l’areazione e porte sempre protette da zanzariere. Ad ogni partecipante viene fornito un lettino da campo, cuscino, sacco a pelo, poltroncina da campo con braccioli, acqua dolce per le abluzioni quotidiane. Non sono disponibili servizi igienici. L’acqua dolce per le abluzioni personali è molto limitata. Si consiglia di dotarsi di sacco-lenzuola e, se possibile, propri sacchi a pelo.

Il campo dispone di una ampia tenda che ha la funzione di area comune dove vengono serviti i pasti, ed

eventuali gazebo supplementari sulla base del numero dei partecipanti. Un cuoco con una cucina da campo completamente attrezzata ed altre attrezzature da campeggio necessarie ed un marinaio/assistente al campo completano il campo. La barca è autorizzata al trasporto sino a 10 passeggeri oltre allo staff, ed è equipaggiata con giubbotti di salvataggio, bussola, GPS, radio VHF, telefono cellulare. A colazione vengono serviti thè, caffè, latte in polvere, uova, biscotti, marmellata, pane dancalo fresco, foul (colazione tipica del bassopiano eritreo a base di fave, pomodori, cipolle, peperoncino e olio di oliva) A pranzo e a cena, viene servito un primo piatto, normalmente pasta o riso e un secondo piatto a base di pesce o carne o uova e contorno di verdure (ad esempio insalata di pomodori, insalata di patata, verdure cotte, etc), frutta di stagione (banane ed arance) Quando il pranzo è previsto a picnic, vengono preparati dei sandwich o un piatto unico e frutta. Sono incluse 4 bevande locali al giorno a persona, tra acqua in bottiglia, bibite o birra, oltre a una bottiglia di areki per gruppo. L’areki è il liquore preferito dagli eritrei, che viene sempre usato durante i viaggi. Bevande extra sono disponibili a pagamento

10° Giorno – 28 gennaio – ISOLE DAHLAK/MASSAWA/ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Mattinata dedicata allo snorkeling e relax in spiaggia. Si rientrerà a Massawa nel primo pomeriggio e  si prosegue per Asmara che si raggiungerà in serata. Cena e pernottamento.

11° Giorno – 29 gennaio – ASMARA/ADDIS ABEBA

Trattamento di mezza pensione

Continuazione delle visite ad Asmara con visita al suo Museo Nazionale. In seguito,

trasferimento in aeroporto e partenza per Addis Abeba con volo ET delle ore 18.10. Arrivo alle ore 19.35.

12° Giorno – 30 gennaio – ADDIS ABABA/ROMA

Alle ore 0005 partenza per Roma. Arrivo alle ore 04.35.

 

Programma senza l’estensione alla DAHLAK

 

1° Giorno – 19 gennaio  – ROMA/ADDIS ABEBA

Partenza con volo ET per Addis Abeba delle ore 22.40. Cena e pernottamento a bordo.

2° Giorno – 20 gennaio – ADDIS ABEBA/ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Arrivo alle ore 07.10. Alle ore 09.50 proseguimento per Asmara. Arrivo alle ore 11.15 ed incontro con la guida. Visita panoramica della città. Sistemazione all’Asmara Palace hotel. Cena e pernottamento.

3° Giorno – 21 gennaio – ASMARA/KEREN

Trattamento di mezza pensione

Se disponibile, in mattinata escursione in treno a bordo della mitica “littorina” o del treno trainato dalle locomotive a vapore Mallet dei tempi coloniali. (escursione facoltativa e a pagamento, soggetta a disponibilità).Si avrà la rara opportunità di percorrere una delle più ardite ferrovie al mondo, la cui costruzione risale al 1897, a bordo di treni che risalgono ai tempi delle colonie, ancora efficienti grazie ad una “amorosa” manutenzione. Si percorrerà il tratto Asmara-Arbaroba, circa 18km, uno dei tratti più suggestivi e panoramici dell’intero itinerario. Nel pomeriggio partenza per Keren, (Km 94) a 1.392 Mt. di altezza, crocevia tra l’altopiano e la pianura e nota per le sue lavorazioni in filigrana d’argento, con diverse soste lungo il percorso e arrivo nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento. Hotel Sarina o similare.

4° Giorno – 22 gennaio – KEREN/ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Storicamente conosciuta come «Sanhit», Keren è la seconda città più grande dell’Eritrea. Con il suo nome che si traduce in ‘altopiano’ questa bella città si trova a oltre 1300 metri sul livello del mare, affacciandosi su un terreno montagnoso. I visitatori di questa affascinante città possono vagare per le strade vivaci, ammirando il patrimonio coloniale e la bellezza delle chiese. Un tempo luogo di numerose battaglie, tra le quali quella tra inglesi e italiani nel 1941, Keren vanta una ricca storia bellica che può essere esplorata con una visita al Forte Tigu del XIX secolo, al cimitero britannico e a quello italiano. Inoltre, i viaggiatori possono visitare l’iconica Ferrovia Eritrea, le rovine del vecchio Palazzo Imperiale, il vivace mercato dei prodotti del fine settimana e la bellissima tenuta di Elabered, famosa per la sua terra fertile e le fiorenti orchidee. Oggi a Keren c’è il mercato del bestiame, e quindi un crocevia che attira tutti gli abitanti delle zone circostanti la città. Dedicheremo la giornata a visitare la città ed il suo mercato. Sosta al Santuario della Madonna del Baobab, legato ad una storia miracolosa che salvò la vita ad alcuni militari italiani. Visita ai cimiteri di guerra in cui sono sepolti soldati italiani e ascari (gli indigeni eritrei che combattevano a fianco alle nostre truppe) e a quello britannico. Se possibile, sosta a Elabered per la visita alla “concessione De Nadai”. Qui venne realizzato dai coloni italiani un efficiente sistema di dighe, ancora oggi funzionante, che permette di coltivare ortaggi e frutta e di allevare animali in stalle modello. Lungo il fiume si vedono grandi alberi di mango. Rientro ad Asmara. Cena e pernottamento.

5° Giorno – 23 gennaio – ASMARA (Esc a Kohaito)

Trattamento di mezza pensione

Dopo colazione partenza per Decamerè, in direzione sud, con i fuoristrada 4×4. A Decamerè una breve passeggiata ci farà conoscere il centro, con le case in stile italiano dei primi del ‘900, ed il mercato locale: quello coperto per le varie mercanzie e i generi alimentari, quello degli animali all’aperto. Dalla città si sviluppa la strada che da Decamerè porta a Nefasit, che fu costruita dagli italiani in soli 7 mesi, attraversando la famosa Piana D’Ala e creando una strada che raggiungeva l’Etiopia senza transitare da Asmara. Continuazione per Saganeiti dove si osserveranno i maestosi alberi di sicomoro, i più grandi del paese, alcuni vecchi anche di 300 anni, in quella che è detta la “Valle dei Sicomori”. Il più bello è riprodotto su una banconota del Paese. Sosta ad Adi Keyh. Arrivo a Senafè e Kohaito, dove si ergono le rovine delle antiche città axumite di Metara e di Coloe. Rientro ad Asmara in serata. Cena e pernottamento.

6° Giorno – 24 gennaio – ASMARA

Trattamento di mezza pensione

Intera giornata dedicata alle visite ad Asmara, capitale del paese, che conserva una chiara impronta del periodo coloniale italiano, negli edifici e nell’arte; ma oltre alle sue notevoli opere architettoniche e giardini perennemente fioriti, questa città è intimamente segnata dall’impronta lasciata dagli italiani nelle abitudini degli abitanti. Visitare Asmara è un viaggio a ritroso nel tempo, in un passato che un po’ è anche nostro perché appartiene ai ricordi dei nostri genitori, perché l’abbiamo studiato sui libri di storia e ripetutamente visto nei documentari alla televisione. La città ha accolto praticamente tutti gli stili del primo scorcio del Novecento diventando la città Modernista d’Africa per eccellenza. Una specie di foglio bianco dove gli architetti italiani del ventennio fascista, lontani da vincoli e costrizioni della madre patria, poterono disegnare la città dell’utopia. Un luogo dove cimentarsi con i più diversi stili architettonici in voga nei primi decenni del secolo scorso in Europa. Asmara possiede alcune tra le più avanzate architetture degli anni ’30.  Da vedere assolutamente  la stazione di servizio “Fiat Tagliero”, l’Agenzia Lancia (Asmara Soap Factory), la Casa del Fascio (Ministero dell’Educazione), il cinema Impero, il cinema Augustus (Capitol), il Cinema Excelsior (Roma), il palazzo Mutton (supermercato Vikianos), la piazza e gli edifici del mercato. Si visiterà il Palazzo Imperiale, in Viale Liberation Avenue. Oggi palazzo del Governo, ospitava fino a pochi anni fa il Museo Nazionale. Era stato costruito da Ferdinando Martini, il primo governatore civile italiano dell’Eritrea, nel 1897, per essere il Palazzo del Governatore. Con il suo frontone sorretto da colonne corinzie e interni spaziosi, è considerato uno degli edifici in stile neoclassico più belli dell’Africa. Molto curati sono i suoi giardini interni e quello antistante. Non mancherà di affascinare anche la visita del Teatro dell’Opera, costruito nel 1918 dall’architetto Cavagnari. È un bellissimo esempio di architettura eclettica, conserva un interno delizioso a quattro piani di palchi e uno spettacolare soffitto  affrescato da Saverio Fresa con scene di danza tra il neoclassico e l’art nouveau. Un tempo vi si esibivano famose compagnie, come quella di Renato Rascel o di Renato Carosone. La Cattedrale Cattolica di Santa Maria, consacrata nel 1923, è ritenuta una delle più belle chiese in stile romanico lombardo al di fuori dell’Italia.  Le campane si confondono con la voce dei muezzin che riecheggia dagli altoparlanti dei minareti e con le preghiere dei monaci ortodossi a testimonianza dell’atmosfera multireligiosa tipica delle grandi città orientali. Si visiterà anche la Cattedrale Copta ‘Nda Mariam,  costruita nel 1938, che fonde in maniera molto originale l’architettura italiana con elementi locali. a.   Infine, si visiterà a Grande Moschea,ultimata nel 1938 da Guido Ferrazza. Questo grandioso complesso coniuga elementi razionalistici, classici e islamici. Cena e pernottamento.

7° Giorno – 25 gennaio – ASMARA/MASSAWA

Trattamento di mezza pensione

Prima colazione e partenza per Massawa. (2400 metri circa di dislivello con Asmara in poco più di 100 km di strada), se possibile lungo la panoramica delle Pendici orientali. Questa strada recentemente riaperta al traffico ripercorre una delle prime direttrici usate alla fine dell’800 per raggiungere l’altopiano. I diari dei primi esploratori raccontano delle difficoltà dell’aprirsi la strada a colpi di machete, e della ricchezza della caccia di questa area. Oggi, a distanza di un secolo, potrete constatare i danni prodotti dalla guerra, dalla siccità e vedere i primi tentativi di riforestazione.  Se non sarà possibile percorrere questa direttrice, useremo quella classica: la “Strada degli Italiani”, perché agli Italiani si deve l’ammodernamento a partire dal 1936, della principale arteria stradale del paese che è un capolavoro d’ingegneria civile. Non è l’unico, basti pensare alla ferrovia che ancor oggi corre, in più punti, parallela alla strada, e alla teleferica costruita per il trasporto delle merci dal porto di Massaua ad Asmara, la più grande mai creata al mondo, purtroppo smantellata dagli Inglesi. La strada saliva dai 1.220 metri di Keren ai 2.356 di Asmara per poi scendere, in appena 115 chilometri, fino alla città portuale di Massaua. Lungo la strada si incontreranno le cittadine di Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto ed infine Dongollo Basso famosa per le sue acque minerali. Sosta a Dogali per visitare il Monumento che commemora i morti nella battaglia del 1887 tra i soldati italiani e quelli etiopi. All’ingresso di Massawa visita del cimitero italiano. Finalmente arriviamo in vista del mare! Le due attraenti isole che formano Massawa si chiamano Taulud e Massawa, e sono collegate alla terraferma tramite dei terrapieni che fungono da ponti. Pranzo lungo la strada in un ristorantino locale. Visita della città di Massawa. Pernottamento a Massawa, Grand Hotel Dahlak o similare.

8° Giorno – 26 gennaio – MASSAWA/ASMARA/ADDIS ABEBA

Rientro ad Asmara. In seguito, trasferimento in aeroporto e partenza per Addis Abeba con volo ET delle ore 18.10. Arrivo alle ore 19.35.

9° Giorno – 27 gennaio – ADDIS ABABA/ROMA

Alle ore 0005 partenza per Roma. Arrivo alle ore 04.35.

Il viaggio è a numero chiuso (Max 15 viaggiatori). Le iscrizioni si aprono il 3 ottobre e si chiudono il 10 novembre 2023, versando un acconto di € 900,00 e saranno riconfermate in ordine di prenotazione.

 

Quote p.p. con le isole Dahlak Min.  – 11 partecipanti        
In doppia € 3.710,00        
Tasse aeroportuali €    470,00        
Spese consolari €      50,00        
Supp Singola €    495,00        
Assicurazione annullamento

con copertura Covid facoltativa

(ma fortemente consigliata)

€    177,00 in doppia

€    199,00 in singola

     

 

 

 

Quote p.p. senza le Dahlak Min. 4 – partecipanti        
In doppia € 3,290,00        
Tasse aeroportuali €    470,00        
Singola €    450,00        
Spese consolari €      50,00        
           
Assicurazione annullamento

con copertura Covid facoltativa

(ma fortemente consigliata)

€    177,00 in doppia

€    199,00 in singola

     

 

 

La quota comprende:

 

  • Voli internazionali
  • Tutti i trasferimenti necessari
  • Sistemazione negli alberghi indicati o di categoria similare
  • Tende igloo alle Dahlak
  • Escursione in 4x4 a Kohaito (3 pax per auto)
  • Pasti indicati nel programma (mezza pensione ad Asmara e pensione completa nella Dahlak)
  • Bevande ai pasti (o birra, o acqua o bevande locali a cena, bevande analcoliche alle Dahlak)
  • Visite guidate come da programma
  • Tutti gli ingressi indicati
  • Guida accompagnatore in lingua italiana
  • Assicurazione medico-bagaglio
  • Guida cartacea
  • Tasse locali
  • Permessi
  • Kit di viaggio

 

La quota non comprende:

 

  • Tasse aeroportuali
  • Spese consolari
  • Mance € 40,00 p.p.
  • Bevande ai pasti
  • I pasti non indicati
  • Le escursioni facoltative e altri ingressi non specificati in “la quota comprende”
  • Extra
  • Quanto non espressamente indicato